Sacred Steel – Heavy Metal Sacrifice

Tornano i Sacred Steel di Gerrit P. Mutz, dopo tre anni dall’ultimo The Bloodshed Summoning, con un nuovo capitolo di una discografia iniziata vent’anni fa e che li ha incoronati come una delle migliori band di musica heavy dai tratti epici, tra violenza metallica e ritmiche power/thrash.

Heavy Metal Sacrifice (titolo che risulta una dichiarazione di intenti), è il nono album della band, un buon risultato di questi tempi, anche se le luci della ribalta metallica si sono leggermente offuscate e i tempi d’oro di Wargods of Metal e Bloodlust sono ormai lontani.
Poco male, il nuovo album continua la tradizione del gruppo, il sound non concede compromessi di sorta e per i fans tutti i cliché di una proposta ormai collaudata sono presenti alla grande anche su questo lavoro.
Registrato presso i Music Factory Studio Kempten in Germania e prodotto da Christian Schmid e dagli stessi Sacred Steel, Heavy Metal Sacrifice dispensa fierezza metallica, colmo di anthem, chorus e solos che faranno la gioia dei true defenders.
Sempre sugli scudi la voce di Mutz, un concentrato di potenza ed orgoglio, perfetto come al solito nell’esaltare la parte più truce e guerriera che è in noi, con una prova da condottiero metallico, capitano di questa macchina da guerra dalle ritmiche che alternano come al solito mid tempo potentissimi ed accelerazioni al limite del thrash, con i Judas Priest a benedire ancora una volta i musicisti/guerrieri prima della battaglia e gli Slayer a proteggerli sul campo.
Il suono esce pieno e potente valorizzando gli undici brani qui presenti, la prova dei musicisti è indiscutibile (specialmente la sezione ritmica, vero motore inesauribile del gruppo) e l’heavy metal classico potenziato da massicce dosi di power/thrash, marchio di fabbrica dei nostri, non perde un’oncia dell’immancabile esaltazione che produce negli amanti di un suono forgiato negli anni.
Heavy Metal Sacrifice,con tutti i pregi e i difetti di un suono che non produce novità di sorta, senza arrivare al livello dei lavori storici del combo è comunque un buon lavoro, sicuramente gradito dai fans del gruppo ma soddisfacente anche per chi si imbattesse solo ora nei cinque guerrieri teutonici.

TRACKLIST
1. (Intro) Glory Ride
2. Heavy Metal Sacrifice
3. The Sign Of The Skull
4. Hail The Godz Of War
5. Vulture Priest
6. Children Of The Sky
7. Let There Be Steel
8. Chaos Unleashed
9. The Dead Walk The Earth
10. Beyond The Gates Of Nineveh
11. Iron Donkey

LINE-UP
Gerrit P. Mutz – vocals
Jonas Khali – guitars
Jens Sonnenberg – guitars
Kai Schindelar – bass
Mathias Straub – drums

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