Freedom Call – Master Of Light

Si potrebbe discuterne per una vita su quanto il power metal tedesco abbia in qualche modo influenzato il metallo classico del nuovo millennio, se poi si entra nei meandri di quello che gli Helloween dell’era Kiske/Hansen inventarono e divenne per tutto il mondo metallico l’happy metal, allora troverete defenders che, con gli occhi illuminati, vi decanteranno le lodi del genere, ed altri che vi guarderanno con disgusto difendendo l’onore e l’orgoglio del metal d’assalto tutto muscoli ed acciaio.

La verità come sempre sta nel mezzo, con il genere che nel tempo ha dato al metal linfa fresca ed ottime band, non risparmiandosi con lavori di qualità altissima ed altri mediocri, scritti da gruppi che ormai si sono sciolti come neve al sole.
L’ importanza delle zucche di Amburgo però rimane inalterata con il trascorrere del tempo ed è indubbio che il gruppo erede di quei dischi che fecero epoca sono i Freedom Call di Chris Bay, superstite insieme al rientrato Ilker Ersin della prima incarnazione del gruppo, quella che dietro ai tamburi vedeva il raggio gamma Dan Zimmermann.
1999, Stairway to Fairyland arriva sul mercato, con i Freedom Call che affiancano i Gamma Ray, ancora sul tetto del metal classico dell’epoca dopo i fasti di Land Of The Free, Somewhere Out In Space e Power Plant, album che rimangono la massima espressione della creatività di mister power metal Kay Hansen e che trova nei fratellini Freedom Call una degna spalla.
Sono passati più di quindici anni, l’happy power metal è tornato all’ombra delle miriadi di generi che imperversano nel mondo metallico del nuovo millennio, ma i Freedom Call sono ancora in sella e Master Of Light è l’album numero nove di una discografia ormai di un certo rilievo, con lavori che, se non fanno gridare al capolavoro, rientrano nella categoria degli imperdibili, almeno per i fans del genere.
Maestri nel saper dosare energia metallica, fughe ritmiche al limite della velocità consentita, mid tempo epici e dai chorus irresistibili e super ballatone che farebbero inorgoglire Syd (il bradipo dell’era glaciale), la band di Norimberga ci consegna l’ennesimo lavoro tutto metallo e melodie, ancorato a cliché persi negli annali ma dall’appeal irresistibile.
Dunque Master Of Light continua sulla falsariga dei suoi predecessori, prodotto quel tanto che basta da bombardarvi di ritmiche infuocate ed orchestrazioni messe li, tanto per rendere il tutto ancora più bombastico ed epico.
Metal Is For Everyone, Hammer Of The Gods (un titolo, una garanzia) e fuori una via l’altra l’ennesima carrellata di brani di metallo melodico suonato a cento all’ora o potenziato da mid tempo ariosi, epici e pregni di quelle atmosfere che hanno fatto del genere un appiglio per il metal classico, ai tempi delle vacche magre targate anni novanta.
L’album esce in diverse versioni, sta a voi scegliere quella più intrigante (il formato digipack è il più completo e colmo di versioni alternative), non si tratta del metal più adulto o raffinato, ma di album come questo non ci si stanca mai, lunga vita ai Freedom Call.

TRACKLIST
1. Metal Is For Everyone
2. Hammer Of The Gods
3. A World Beyond
4. Masters Of Light
5. Kings Rise And Fall
6. Cradle Of Angels
7. Emerald Skies
8. Hail The Legend
9. Ghost Ballet
10. Rock The Nation
11. Riders In The Sky
12. High Up

LINE-UP
Chris Bay – Vocals & Guitars
Lars Rettkowitz – Guitars, Backing Vocals
Ilker Ersin – Bass, Backing Vocals
Ramy Ali – Drums, Backing Vocals

FREEDOM CALL – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Bob Mould riunisce i Sugar e pubblica nuovo materiale
    by Reverend Shit-Man on 25 Novembre 2025 at 22:35

    I rumors ufficiosi (col ricongiungimento avvenuto nel giugno di quest’anno) adesso sono diventati ufficiali: gli statunitensi Sugar sono tornati dopo trent’anni di pausa. Il trio indie/alternative rock, formato ad Austin (Texas) nel 1992 dal frontman e chitarrista Bob Mould dopo lo scioglimento dei seminali Hüsker Dü (quest’anno omaggiati con un notevole confanetto celebrativo) insieme al

  • Applez91 – Two Different Kind of Showers
    by NoiseGang on 25 Novembre 2025 at 17:35

    Frammenti di viaggio come pellicole analogiche sonore, raccolti durante gli spostamenti con gli Hexis, da cui Applez91 (Luca Mele) proviene come bassista e seconda voce.

  • FRONTIERE SONORE – PUNTATA 06
    by Simone Benerecetti on 25 Novembre 2025 at 11:22

    Oggi Ascoltiamo: Bryan Brunt, HARVEY RUSHMORE & THE OCTOPUS, Francesco Siano, Bee Bee Sea, Laetitia Frenod, Maha Sohona, Nomadic Kolectiv, robec, Penelope Antena, Twenty One Children.

  • Kariti Still Life
    by Marco Valenti on 24 Novembre 2025 at 18:11

    Kariti Still Life: siamo ancora all'interno di quell'ambito oscuro che i più colti chiamano "dark folk", ma guardiamo le cose da un diverso punto di vista.

  • Ex Colorado 3
    by Gabriella Capraro on 24 Novembre 2025 at 15:26

    Ex Colorado 3 di José D’Agostino aggiorna il krautrock al 2025: paesaggi motorik, elettronica pastorale e visioni cosmiche per un viaggio sonoro interiore.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »