VIII – Drakon

L’esordio su lunga distanza del duo sardo VIII (già Division VIII) è l’ennesima espressione di vitalità di una scena estrema italiana in teoria inesistente, almeno se dovessimo dar retta ai singoli musicisti di volta in volta interpellati, ma che, per fortuna, continua a sfornare puntualmente band e dischi di notevole fattura.

Drakon ne è un ulteriore esempio, nel suo esibire un black death che possiede tutti gli ingredienti per soddisfare gli appassionati di questa sonorità, in particolare chi apprezza i Forgotten Tomb che, volutamente o meno, vengono chiamati sovente in causa nelle parti più ritmate.
Se l’opener Ode To Qayin ci fa intravvedere una band che si muove appunto nei pressi di un black metal cadenzato e di grande efficacia, la successiva Chalice With Blood Poisoned by Snake Bite, dopo una partenza che pare confermare tale tendenza esibisce invece rallentamenti e passaggi caratterizzati da una caliginosa oscurità: ed è in effetti questo il vero marchio del duo cagliaritano, ovvero l’alternanza tra le sfuriate tipiche del black tradizionale e le aperture al death più cupo e dalle sfumature occulte, unite a passaggi asfissianti ai limiti del doom.
Insomma non ci si annoia certo con gli VIII, tra la rivisitazione della marcia funebre nella cangiante Exequias Itinera, un brano dal tocco funereo come In Utero Matris che, complice l’uso dell’hammond, avrebbe fatto la sua ottima figura nella tracklist di “Feretri” degli Abysmal Grief, e la title-track, episodio black doom che lascia il segno delimitando la parte centrale del lavoro.
Le trame allucinate di Meta Stasis – Carcinogenic Cell, specialmente nella sua seconda metà, e della conclusiva Descending the Abyss, sono la pietra tombale collocata su un lavoro indubbiamente complesso ma che merita d’essere sviscerato nella sua interezza.
Il rischio che passi inosservato, confuso tra le miriadi di uscite, è piuttosto elevato, ed è anche compito di chi tratta di musica sulla carta stampata o sul web far sì che ciò non avvenga; tra l’altro Drakon è un album al quale la semplice etichetta death/black non solo sta stretta ma, per certi versi, può risultare anche fuorviante, alla luce delle pesanti influenze dark-doom e di una certa vena sperimentale esibita in diverse parti del lavoro.
Francamente nomi ben più noti e pubblicizzati non hanno minimamente raggiunto il livello di intensità toccato con questo loro primo album dagli VIII, ai quali oggettivamente manca solo una produzione appena un po’ più nitida e, magari, anche qualcuno che si prenda seriamente la briga di promuoverne la musica in loro vece.

Tracklist:
1. Ode To Qayin
2. Chalice With Blood Poisoned by Snake Bite
3. Exequias Itinera
4. In Utero Matris
5. Drakon
6. Meta Stasis – Carcinogenic Cell
7. Descending the Abyss

Line-up:
DrakoneM – Vocals, Guitars, Bass
Mark – Drums

VIII – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

  • Rebirth – Nastyville … Il rock è una fenice!
    by Claudio Frandina on 5 Settembre 2025 at 17:44

    Correte subito ad ascoltare il singolo di spinta “Rockin' Through The Night”, pezzo che miscela il sound più nuovo con basi classiche del rock, e seguite i ragazzi sui social per rimanere aggiornati.....

  • Malvos – In the mood
    by Massimo Argo on 5 Settembre 2025 at 9:37

    Per anni ci siamo e ci hanno detto che da grandi ( meglio, da vecchi) ci saremmo scordati i Ramones, i Misfits e il punk rock, e invece siamo ancora qui ad ascoltare bellissimi dischi come questo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »