Burial in the Sky – Persistence of Thought

Ottimo lavoro da parte dei Burial In The Sky, duo di polistrumentisti e funamboli della sei corde provenienti dalla Pennsylvania.

Con Samus Paulicelli,drummer dei Decrepith Birth ed ex Abigail Williams, Will Okronglis (chitarra e voce) e James Tomedi (chitarra, basso e tastiere) debuttano sulla lunga distanza dopo due ep rilasciati rispettivamente nel 2013 (anno di fondazione) e 2014.
Il loro death metal, molto tecnico e alquanto brutale, si impreziosisce di atmosfere progressive con accelerazioni devastanti, blast beat, per poi trasformarsi in attimi di sulfuree e delicate parti armoniche, e ripartire infine a velocità impazzite verso universi sconosciuti.
Musicalmente il tutto è perfettamente bilanciato e smorza quel senso di forzato, comune ad opere del genere, merito di un buon songwriting e dell’importanza che il gruppo dà alle parti estreme.
L’atmosfera progressive vive nelle melodie settantiane di cui i Burial In The Sky fanno uso, prendendo spunto dai Pink Floyd e dallo spirito psichedelico dei loro primi album, mentre come una belva in agguato la parte estrema si catapulta con tutta la sua ferocia sullo spartito, così da risultare un continuo botta e risposta tra le due facce del sound.
La grande tecnica non inficia la buona presa dei brani, specialmente i primi tre che vanno a comporre un mini concept (Entry I, Entry II e Entry III), mentre nella seconda parte sono le armonie intense e brutali di Galaxy Of Ghosts a fare la parte del leone.
Un buon album che gli amanti del technical death metal apprezzeranno sicuramente.

TRACKLIST
1.Entry I
2.Entry II
3.Entry III
4.Anchors
5.Galaxy of Ghosts
6.Dimensions Divide

LINE-UP
Will Okronglis – Guitars (rhythm), Vocals
James Tomedi – Guitars, Keyboards, Bass

BURIAL IN THE SKY – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

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