Kansas- The Prelude Implicit

Eccomi con grande emozione a parlare del nuovo prodotto di una band storica come i Kansas che, a distanza di sedici anni, riappare prepotentemente con un album nuovo di zecca, The Prelude Implicit.

Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un gruppo che apprezzo da sempre e che ha segnato una fase importante nella musica d’oltre oceano, oltre ad aver ispirato moltissimi gruppi che hanno tratto ispirazione dalla loro musica a piene mani. Questo nuovo prodotto è ovviamente maturo e dimostra come una grandissima band attiva da oltre quarant’anni, peraltro rivoluzionata nella line-up per l’ennesima volta, possa tranquillamente reggere il cambiamento dei tempi. Entrando nel dettaglio, si scopre così un ottimo vocalist come Ronnie Platt, grandissimo nell’essere originale e nel non voler ricordare a tutti i costi Steve Walsh. I pezzi si susseguono ed emerge la maestria di un gruppo sempre al vertice: The Voyage of Eight Eighteen è a mio parere il classico pezzo di punta dell’intero album, con i suoi 8’18” di pieno orgasmo prog. Commentare la bravura dei Kansas è difficile, basterebbe solo dire che The Prelude Implicit è un album sicuramente da ascoltare e che piacerà agli amanti sia del metalprog che del prog classico. Ballate, assoli e il classico violino di David Ragsdale faranno riaffiorare emozioni mai sopite negli amanti del genere. Phil Ehart e Billy Greer sostengono le dinamiche della band in maniera perfetta, Dave Manion alle tastiere risulta preciso e mai invadente e la coppia Williams-Rizvi alle chitarre, entrambi grandissimi, completano il combo. Insomma, da non perdere …

TRACKLIST
1.With This Heart
2.Visibility Zero
3.The Unsung Heroes
4.Rhythm in the Spirit
5.Refugee
6.The Voyage of Eight Eighteen
7.Camouflage
8.Summer
9.Crowded Isolation
10.Section 60

Bonus Tracks:
11.Home on the Range
12.Oh Shenandoah

LINE-UP
Ronnie Platt – voce, piano
Richard “Rich” Williams – chitarra acustica, chitarra elettrica
Billy Greer – basso, voce, cori
Phil Ehart – batteria, percussioni
David Manion – piano, tastiera, organo
Zak Rizvi – chitarra elettrica, cori
David Ragsdale – violino, cori

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