The Black Crown – Fragments

Che album questo Fragments, opera prima dei The Black Crown, trio capitanato da Paolo Navarretta voce, chitarra e produttore accompagnato in questa ombrosa, drammatica e seducente avventura da Fulvio Di Nocera al basso e Scott Haskitt alle pelli.

Partiamo da questo insindacabile concetto: ogni decennio, in un modo o nell’altro, ha lasciato qualcosa di importante nella storia della musica contemporanea e questi primi anni del nuovo millennio a mio parere, non solo verranno ricordati come il ritorno delle sonorità vintage, ma anche per l’altissima qualità delle proposte del mondo underground.
Se negli anni ottanta ed in parte nel decennio successivo l’underground venne visto quasi come un commovente sottobosco di musicisti poi rivalutati in seguito, oggi proprio da lì arrivano le maggiori soddisfazioni a livello qualitativo e questo Fragments ne è il più fulgido esempio: un metal alternativo che si nutre di dark elettronico, grunge, nu metal e hard rock moderno d’autore, in un stupendo esempio di poesia industriale, un arcobaleno di tonalità che dal grigio portano al nero, come le facciate di palazzi in una città post atomica.
Fragments è la colonna sonora di un film ambientato tra mille anni, dove gli uomini vampiri sono costretti a muoversi di notte per sfuggire ai robot, cloni senz’anima, annientatori di emozioni, tiranni e padroni di ogni forma d’arte in un mondo dove dal nero del cielo una pioggia acida bagna strade ormai non più percorribili.
L’elettronica accompagna l’andamento di brani dal forte sentore alternative metal, il dark moderno ammanta di atmosfere tragicamente oscure brani che mantengono un appeal elevato, la sezione ritmica picchia come e più di una metal band moderna, ed una poetica intimista e drammatica prende direttamente allo stomaco l’ascoltatore, in un delirio di influenze che vedono  God Machine, Nine Inch Nails e i Sundown del capolavoro Design 19, mentre veniamo catapultati nel mondo ombroso e acido di Forge, Ghosts, Rising e delle altre straripanti tracce.
Fragments è un album bellissimo, perfetto nei dettagli e composto da dieci piccole gemme musicali: non resta che farlo proprio.

TRACKLIST
1. Gate
2. Forge
3. Wheel
4. Ghosts
5. Clay
6. Icona
7. Feed
8. Flames
9. Rising
10. Pieces

LINE-UP
Paolo Navarretta – Voce, Chitarra
Fulvio Di Nocera – Basso, Contrabbasso
Scott Haskitt – Batteria

THE BLACK CROWN – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

  • Rebirth – Nastyville … Il rock è una fenice!
    by Claudio Frandina on 5 Settembre 2025 at 17:44

    Correte subito ad ascoltare il singolo di spinta “Rockin' Through The Night”, pezzo che miscela il sound più nuovo con basi classiche del rock, e seguite i ragazzi sui social per rimanere aggiornati.....

  • Malvos – In the mood
    by Massimo Argo on 5 Settembre 2025 at 9:37

    Per anni ci siamo e ci hanno detto che da grandi ( meglio, da vecchi) ci saremmo scordati i Ramones, i Misfits e il punk rock, e invece siamo ancora qui ad ascoltare bellissimi dischi come questo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »