Kill Your Karma – What Hides Behind The Sun

E’ indubbio che il progressive metal moderno e dalle influenze alternative abbia dato nuova linfa ad una scena conservatrice come quella progressiva.

Anche se lontani dalla tradizione settantiana, sono sempre di più gli amanti dei suoni progressivi ad avvicinarsi a questi nuovi suoni, magari meno cervellotici ed intricati ma molto più atmosferici ed emozionali e, in molti casi, estremi come quelli proposti da questi bravissimi musicisti provenienti da Torino: cinque ragazzi che, sotto il monicker Kill Your Karma, manifestano la loro voglia di musica fuori dagli schemi con What Hides Behind The Sun, ep di debutto licenziato dalla High Voltage Records.
Attivi dal 2010, arrivano dopo un naturale periodo di assestamento all’esordio con questo interessante lavoro composto da cinque brani che spaziano tra atmosfere moderne, alternative e post metal, non facendo mancare una parte estrema che fa da traino al sound proposto, intenso, rabbioso, drammatico ed oscuro.
In What Hides Behind The Sun, oltre ad un songwriting decisamente pronto per far breccia tra gli amanti del genere, è indubbiamente la prestazione della cantante Stefania Durante ad essere meritevole di sottolineatura, dimostrandosi graffiante e penetrante, quando si trasforma in un stregonesco e maligno growl.
Il resto lo fanno i suoi compagni e la musica che rimane ad altissima gradazione emotiva per tutta la durata di un’opera metallica, progressiva (ottimi i cambi di tempo ed atmosfere) e piacevolmente alternativa.
Un ottimo ibrido tra il progressive estremo dal taglio death/prog e quello moderno ed alternativo dei gruppi statunitensi esplosi all’alba del nuovo millennio: si potrebbe sintetizzare così la proposta dei  Kill Your Karma, anche se la personalità è tanta e brani come Ruins, Through The Sand Of Time e la title track parlano di una band con un potenziale decisamente alto e tutto da scoprire.

TRACKLIST
1.Ruins
2.Through the sands of time
3.Moon
4.Melting universes
5.What hides behind the sun

LINE-UP
Diego Maglioni – Guitar
Claudio Canicattì – bass
Stefania Durante – Vocals
Gabriel Trogolo – Drums
Lorenzo Polia – Guitar

KILL YOUR KARMA – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

  • The Queen Is Dead Volume 170 – Lambwool, Ajna, Dayofwrath
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 17:34

    Lambwool, Ajna e Dayofwrath in tre nuove uscite Cyclic Law: musica oscura tra guerra, psiche e dannazione. Dark ambient e industrial al massimo livello.

  • VA – Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 9:25

    Scopri "Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach", una raccolta che celebra il meglio del dub digitale con selezioni d'autore dal catalogo della leggendaria etichetta.

  • Adja – Golden Retrieve Her
    by Leonardo Pulcini on 13 Ottobre 2025 at 17:14

    "Golden Retrieve Her" è una lezione di anatomia, e il corpo da dissezionare è quello di Adja. Bisturi e pinze? No, jazz, soul e R&B nelle mani di una poetessa con la musica nel sangue.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »