Disembowel – Plagues And Ancient Rites

Non solo Brasile, ma l’intero Sudamerica è continente metallico e le realtà underground provenienti dagli altri paesi si sommano così alla consolidata tradizione verdeoro.

Se poi il nostro interesse va alla frangia estrema del metal, le sorprese non mancano, con Argentina e Cile a regalarci putridi esempi in tutte le sue abominevoli forme.
I Disembowel, per esempio, nascono in Cile nel 2012, arrivano all’esordio sulla lunga distanza dopo un ep (Act Of Invocation) e un demo (Form The Depths) uscito pochi mesi prima di questo marcissimo Plagues And Ancient Rites.
L’esordio conferma la natura old school del trio formato da Leviathan (voce, basso), Azathoth (chitarra) e Goat (batteria), e l’album sprigiona una carica maligna e morbosa: la band si rifà alle opere di H.P. Lovecraft e ad una attitudine anticristiana inglobata in un sound assolutamente datato, sotto forma di un death/thrash senza soluzione di continuità e dallo spirito underground che si evince anche da una produzione scarna e malata.
Plagues and Ancient Rites rivela la sua natura diabolica ed oscura fin dalla intro che sfocia nell’arrembante Lord Of Shadows, con ritmiche serrate e solos slayerani in un vortice estremo ed assolutamente evil; l’album ha comunque nella title track il suo momento migliore, anche se si rivela un macigno dall’anima corrotta dall’inizio alla fine.
I Disembowel sono il classico combo che fa dell’attitudine old school la sua forza, quindi è inevitabile consigliarli solo ai fans del genere che avranno di che godere della nuvola di zolfo che si alzerà fin dalla prima nota di questo Plagues And Ancient Rites.

Tracklist
1.Intro – Innsmouth Evocation
2.Lord of Shadows
3.IA! IA! Nyarlathotep
4.The Pact with the Sect of the Sea
5.Los Antiguos Eran… Los Antiguos Son… Los Antiguos seránS
6.Plagues of the Ancient Rites
7.The Ancient Cult of Cthulhu
8.En el Abismo
9.Antra Gnomorum

Line-up
Goat – Drums
Azathoth – Guitars
Leviathan – Vocals, Bass

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »