Abhorrence – Megalohydrothalassophobic

Old school death metal: con questa abusata, ma in questo caso perfetta definizione potrei già concludere l’articolo e passare ad altro, in quanto per questo nuovo ritorno degli storici deathsters finlandesi Abhorrence il tempo si è davvero fermato al 1991, anno che ha visto la band licenziare l’ultima testimonianza in quanto a musica inedita.

La band infatti nasce nel 1990, nel periodo che definire leggendario per il genere risulta un eufemismo.
Purtroppo l’attività del gruppo si sviluppa in un solo anno, tra il 1990 ed il 1991, vengono dati alle stampe, oltre all’ep, un demo ed uno split, poi il silenzio durato circa vent’anni ed il ritorno nel 2012 con la compilation Completely Vulgar e la testimonianza live, Totally Vulgar: Live at Tuska Open Air 2013, licenziata lo scorso anno prima di questo granitico ed oscuro mini cd.
Megalohydrothalassophobic è composto da quattro brani più intro, quattro tellurici esempi di death metal vecchia scuola che ricalcano il sound dei gruppi cardine del metal estremo.
Un clima malvagio ed oscuro, accompagnato da una forza d’impatto che ricorda le battaglie sonore dei Bolt Thrower, così come le malefiche note di Morbid Angel e Suffocation, incarnate in brani devastanti e da una componente “scandinava” comunque presente come Anthem for the Anthropocene o Hyperobject Beneath the Waves.
In un periodo di ritorni più o meno illustri, gli Abhorrence fanno parte di quelli più cult e preferiti dai fans del death metal underground, testimoni anche loro di quella che fu la scena estrema all’alba degli anni novanta.

Tracklist
1.Intro: The Mesh
2.Anthem for the Anthropocene
3.The Four Billion Year Dream
4.Hyperobject Beneath the Waves
5.The End Has Already Happened

Line-up
Tomi Koivusaari – guitar
Kalle Mattsson – guitar
Jukka Kolehmainen – vocals
Jussi “Juice” Ahlroth – bass
Waltteri Väyrynen – drums

ABHORRENCE – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »