À Répit / Inféren / Malauriu / Vultur – Teschi Ossa Morte

Teschi Ossa Morte si rivela uno split album di un certo pregio perché riesce a far convergere in un’unica opera realtà di diversa estrazione, esperienza e stile, restituendo un risultato di notevole interesse per chi segue in maniera assidua le gesta della scena black metal tricolore.

Teschi Ossa Morte è uno split album scaturito dalla sforzo congiunto di sette diverse etichette e capace di fornire uno spaccato della scena black metal nazionale, grazie alla partecipazione di quattro brand provenienti da diverse regioni del paese.

L’apertura del lavoro spetta ai valdostani À Répit, autori di un black cantato in italiano e dalle sfumature pagan folk, dalla buona impronta melodica che viene contrastata da uno screaming quanto mai arcigno: dei due brani, La Roccia Di Jean Grat si snoda più diretto ed incalzante ma non privo di spunti atmosferici che vengono maggiormente approfonditi nella più evocativa Ventre Di Lupo.
Arrivano dalla Lombardia gli Inféren , la cui interpretazione del genere è più essenziale ma ugualmente convincente: anche in questo caso liricamente si opta per la lingua italiana, con qualche spunto dialettale in Volti Di Pietra, traccia che assieme a Descensio Ad Inferos raffigura al meglio gli intenti di una band volta ad offrire un sound privo di fronzoli ma decisamente efficace.
La seconda parte dello split viene occupata da due gruppi isolani: prima i siciliani Malauriu ci portano su un terreno ancor meno propenso a squarci melodici o atmosferici, con il loro black metal claustrofobico ed incalzante, senz’altro più aderente ai dettami del genere nella sua primissima incarnazione; Narcotic Cult e Sacramentum sono brani trituranti che non lasciano spazio a divagazioni di alcun tipo.
Chiudono il lavoro i sardi Vultur, band che tra quelle presenti può vantare una storia già abbastanza consistente, essendo l’unica delle quattro formatasi nello scorso decennio; a differenza dei compagni di avventura il trio contribuisce con un solo brano che, per converso, è anche il più lungo del lotto.
Animas Dannadas è come consuetudine dei Vultur, cantata in lingua sarda e testimonia ampiamente di una band collaudata e di sicuro spessore, capace di interpretare il genere con padronanza dei propri mezzi per tutti i dodici minuti del brano, tra furiose accelerazioni, ottimi squarci di chitarra solista e un’inquietante chiusura ambient.
Teschi Ossa Morte si rivela così uno split album di un certo pregio perché riesce a far convergere in un’unica opera realtà di diversa estrazione, esperienza e stile, restituendo un risultato di notevole interesse per chi segue in maniera assidua le gesta della scena black metal tricolore.

Tracklist:
SIDE A:
1.à Répit – La Roccia Di Jean Grat
2.à Répit – Ventre Di Lupo
3.Inféren – Volti Di Pietra
4.Inféren – Descensio Ad Inferos
SIDE B:
1.Malauriu – Narcotic Cult
2.Malauriu – Sacramentum
3.Vultur – Animas Dannadas

Line-up:
À Répit
Gypaetus – Guitars/Bass/Lyrics
Skarn – Vocals, Synth, Drums

Inféren
Enyalios – Vocals
Al Azif – Guitars
Eihort – Bass
Schins – Drums

Malauriu
A. Schizoid – Guitars
A. Venor – Vocals
S.T. – Bass
R.C. Drums
Felis Catus – Keyboards

Vultur
Attalzu – Vocals, Guitars
Luxferre – Bass
Vorago – Guitars
L.B. – Drums

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