In occasione della recensione dell’omonimo full length d’esordio degli Abske Fides, esprimevo la sensazione che il lavoro costituisse ancora un momento i passaggio, alla luce delle diverse influenze che andavano ad intaccare la solida base doom.
Proprio questa apparenza ondivaga, unita ad un ricorso frequente a clean vocals quanto meno rivedibili, mi aveva lasciato leggermente perplesso e, quindi, non posso che esprimere la massima soddisfazione nel costatare che, con questo O Sol Fulmina a Terra, la musica del destino torna ad ammantare in toto il sound del gruppo brasiliano stendendovi sopra il suo velo luttuoso e la sua pesante ineluttabilità.
O Sol Fulmina a Terra, fin dal titolo, non lascia presagire nulla di buono per il futuro di un’umanità allo stremo e impotente di fronte all’inevitabile resa finale: la bravura del trio paulista, in questo caso, risiede nel riuscire a rendere in maniera magistrale questo senso di soffocamento e disperazione, senza rinunciare ad una costruzione melodica sempre efficace, questa volta abbinata ad un growl efficace che lascia spazi ridottissimi a vocalità pulite.
Anche se ogni tanto qualche scelta sonora non convince appieno, come certe dissonanze chitarristiche nella pur bellissima opener Na Planície Vermelha, gli Abske Fides si rendono così autori di un lavoro che li porta di prepotenza alla ribalta della vivace scena doom brasiliana: l’incedere sofferto di Árido Homem e della conclusiva Terra Vazia rappresenta in pieno la drammaticità di un death doom che non fa sconti, rendendo quasi visibile la disperazione di chi si aggira, ultimo superstite, su una Terra che il Sole, dopo aver cullato per eoni con il suo calore, ha deciso di annientare in maniera definitiva.
L’iniziale afflato melodico di Imóveis Ares è uno dei pochi momenti in cui è possibile collegare l’operato dei nostri a quello dei concittadini HellLight, tanto è differente l’approccio delle due band alla stessa materia, ma è solo un momento, appunto, visto che poi il brano riprende il suo dipanarsi plumbeo per poi rarefarsi nella parte finale e sfociare nell’inquietante strumentale Interregno.
Personalmente sono molto soddisfatto di questa prova, non solo per il suo valore intrinseco, ma soprattutto perché, nel momento in cui una doom band comincia a farsi attrarre da sonorità post metal o progressive, la considero quasi persa alla causa pur comprendendone il desiderio di evolversi verso altre forme musicali: gli Abske Fides dimostrano, con O Sol Fulmina a Terra, che fare un passo indietro talvolta equivale a farne tre avanti, e chi ama questo genere musicale unico non potrà che convenirne con me …
Tracklist:
1. Na Planície Vermelha
2. Árido Homem
3. Imóveis Ares
4. Interregno
5. Terra Vazia
Line-up:
K. – Drums, Bass, Vocals
Nihil – Guitars
N. – Guitars, Vocals