Abysskvlt – Thanatochromia

Magnifico esordio per i misteriosi russi Abysskvlt, con un funeral doom melodico degno dei migliori Ea.

E sono proprio questi ultimi a fungere come punto di riferimento per i nostri, sia per l’approccio mediatico che lascia ben poco spazio agli ego dei musicisti, mettendo in luce esclusivamente il prodotto musicale, sia soprattutto per uno stile analogamente evovativo, basato su un incedere lento ma sempre focalizzato su un impatto emotivo creato dal muro di chitarre e tastiere.
Quattro brani per un totale che sfora i settanta minuti, sono l’eloquente biglietto da visita di una band che darà soddisfazione a chi ama questo particolare segmento stilistico del funeral, che ovviamente annovera tra i propri esempi più fulgidi i seminali Shape Of Despair.
Immagino e spero che la citazione di questi punti di riferimento sia sufficiente per capire di quale spessore sia Thanatochromia: gli Abysskvlt non vogliono riscrivere la storia del genere ma, essenzialmente, fanno nel migliore dei modi ciò che si aspetta di ascoltare chi ama le band menzionate; forse, a voler cercare il pelo nell’uovo, mancano quei picchi emotivi che altrove vengono regalati a profusione, ma per converso l’album non presenta mai cali di tensione o momenti interlocutori.
Un dolore soffuso ma ininterrotto sovrasta i brani nella loro interezza, anche se House Of Woe, rispetto alle altre tracce, grazie ad una scrittura ancor più volta ad accentuarne la drammaticità con il corollario di voci singhiozzanti in sottofondo, regala una ventina di minuti di livello del tutto all’altezza delle migliori espressioni del genere.
Abysskvlt come nuovi Ea, quindi ? Un solo album non consente ancora di poterlo dire con certezza, ma Thanatochromia introduce una band che appare ampiamente in grado di ripercorrere le orme degli altrettanto misteriosi campioni del funeral doom.

Tracklist
1. Over Cold Tombs
2. Between Two Mirrors
3. House of Woe
4. The Dawn My Unawakening

Una risposta

  1. Grande, scoperti oggi grazie a quelle ricerche ignorantissime ma dovute in stile “best funeral doom Albums 2015-2016”.
    Già il genere in se è impopolare, figuriamoci queste band autoprodotte come possono sopravvivere se non vengono recensite a dovere. Più che d’accordo sia col voto che con la recensione.
    L’ultimo degli Ea non mi era dispiaciuto ma non mi aveva saziato come al solito, e stavo scalpitando per un nuovo loro album, ma sfortunatamente non è ancora in programma, dopo ben 2 anni da A Etilla.
    Questi Abysskvlt mi hanno sorpreso, è ormai una decina d’anni che ascolto questo genere e quindi credo di avere una discreta esperienza, ma fin dalle prime note mi hanno saputo catturare con intelligenza e un efficace richiamo ai maestri del genere. Ben vengano questo tipo di dischi, speriamo in un seguito.
    Io intanto, giusto per non farmi mancare niente me lo compro.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

  • Rebirth – Nastyville … Il rock è una fenice!
    by Claudio Frandina on 5 Settembre 2025 at 17:44

    Correte subito ad ascoltare il singolo di spinta “Rockin' Through The Night”, pezzo che miscela il sound più nuovo con basi classiche del rock, e seguite i ragazzi sui social per rimanere aggiornati.....

  • Malvos – In the mood
    by Massimo Argo on 5 Settembre 2025 at 9:37

    Per anni ci siamo e ci hanno detto che da grandi ( meglio, da vecchi) ci saremmo scordati i Ramones, i Misfits e il punk rock, e invece siamo ancora qui ad ascoltare bellissimi dischi come questo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »