Affliction Gate – Dying Alone

Gli Affliction Gate fanno più danni con quattro brani che molti gruppi con una discografia intera e questo ep conferma l’enorme potenziale estremo del gruppo transalpino.

Ho iniziato dalla fine, vero, ma solo per sottolineare e mettere subito in chiaro di che pasta sono fatti gli Affliction Gate, una banda di deathsters con in testa solo ed esclusivamente l’intenzione di farvi male a suon di schiaffoni death metal.
Il gruppo nasce nel 2006 e Dying Alone è il terzo mini cd della loro discografia, a cui si aggiunge il full length Aeon of Nox (From Darkness Comes Liberation) del 2009.
Tornano tramite la Transcending Obscurity dopo quasi quattro anni dall’ultimo ep Shattered Ante Mortem Illusions, purtroppo solo con questi quattro brani, ma la forza e la potenza old school che emanano, bastano e avanzano per farne una delle uscite più rilevanti in ambito death vecchia scuola degli ultimi tempi.
Un uragano sonoro a metà strada tra il death metal scandinavo (Unleashed e Grave) e quello di Asphyx e Bolt Thrower per un risultato devastante.
Animati da un songwriting in stato di grazia, la band spacca che è un piacere e le prime due songs sono un massacro composto da velocità e brutalità, riff e solos spettacolari ed irresistibili ed un growl che è scuola per chiunque voglia mettersi dietro ad un microfono e cantare in una death metal band.
La title track, leggermente più cadenzata non mostra cedimenti e quando gli Affliction Gate decidono di rallentare, il sound diventa un mostro death/doom pesantissimo violentato da solos di lancinante e urlante metallo.
Manicheism Inertia torna a correre al limite della velocità, un bolide impazzito dove alla guida, il vocalist Herostratos, schiva e svernicia un bel po’ di tipacci con la vocazione per il canto brutale, mentre gli addetti a tormentare padiglioni auricolari con i propri strumenti, prendono l’ordine alla lettera e ci investono con una tempesta di fuochi d’artificio death metal.
Due ep in quattro anni sono un po pochini per un gruppo del genere, urge un nuovo full length per sedersi vicino alle band top del genere.

TRACKLIST
1. Negative Lucidity
2. Devising Our Own Chains
3. Dying Alone
4. Manicheism Inertia

LINE-UP
Herostratos vocals
Grief rhythm guitar
Bobby lead guitar
Nico bass
Laurent M. drums

AFFLICTION GATE – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Libri da leggere consigliati
    by Simone Benerecetti on 17 Ottobre 2025 at 10:01

    Libri da leggere consigliati da In Your Eyes ezine, Kafka, Scerbanenco e altri.

  • Agnostic Front Echoes of eternity
    by Massimo Argo on 17 Ottobre 2025 at 9:00

    Agnostic Front Echoes of eternity, Un disco granitico e che fotografa perfettamente cosa siano gli Agnostic Front nel 2025.

  • SONGS THE WEB TAUGHT US VOL. 17
    by Reverend Shit-Man on 16 Ottobre 2025 at 20:30

    Scopri le nuove uscite musicali tra doom psichedelico, indie rock, shoegaze e arcade punk: da LITANIA a Bravo Maestros, Alterna e oltre.

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »