Alexandra Zerner – Opus 1880

Alexandra Zerner è una chitarrista e polistrumentista di origine bulgara, e questo mastodontica opera progressiva dal titolo Opus 1880 è il suo terzo album di una carriera solista iniziata nel quattro anni fa con il debutto 9 Stories e proseguita con il successivo Aspects.

Conosciuta e rispettata nell’ambiente shred, la Zerner ha collaborato ad una miriade di progetti prima di dedicarsi alla sua musica che arriva con questo lavoro alla consacrazione.
Due ore di musica divisa in due cd seguendo la storia di una donna in cerca dell’amore, un lungo viaggio in una linea temporale parallela iniziato appunto nel 1880.
Sci-Fi e prog metal non sono una novità essendo un connubio già sviluppato ampiamente da Arjen Anthony Lucassen con il suo progetto Ayreon, al quale la musicista di Sofia si ispira non poco, anche se le tante sinfonie orchestrali negli album del folletto olandese sono sostituite dai momenti in cui la chitarra prende il sopravvento e ci investe con parti strumentali dalla tecnica sopraffina.
Considerare Opus 1880 il classico album del talentuoso musicista di turno risulta però una colossale cantonata: i brani, nelle due lunghe ore di musica, si fregiano di splendide aperture progressive, atmosfere pregne di melodie e di raffinato metallo, per cui l’ascolto è consigliato soprattutto agli amanti dei suoni progressivi.
L’enorme mole di musica prodotta dalla Zerner merita sicuramente di non passare inosservata, essendo per di più valorizzata da una manciata di ospiti che aiutano la chitarrista in questa nuova e splendida avventura.
Sul primo cd una menzione particolare la meritano le bellissime Quest Of Light e Pinch Of Time, mentre passando al secondo supporto è The Other Side Of The Sky Part 2 a deliziarci con melodie progressive di stampo settantiano.
Opus 1880 si rivela un lavoro monumentale, consigliato agli amanti delle opere di Lucassen e agli ascoltatori del metal/rock progressivo.

Tracklist
Disc 1
1.Overture
2.Chaos of Cards
3.The Oracle
4.Mirrors
5.Quest of Light
6.The Sound of Dreaming
7.Questions
8.Letter to Nowhere
9.Diamind
10.Pinch of Time
11.The Missed Dance

Disc 2
1.Desaturation Point
2.Master of Lightning
3.The Other Side of the Sky, Pt. 1
4.Unfairlytale
5.Cumulonimbi
6.Dolphins
7.Electric Kisses
8.Sensosphere
9.Five Gardens
10.The Other Side of the Sky, Pt. 2
11.Youtopia

Line-up
Alexandra Zerner – Guitars, Bass, Keyboards, Mandolin, Drum programming

ALEXANDRA ZERNER – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • Niia – V
    by Leonardo Pulcini on 6 Ottobre 2025 at 8:59

    Niia torna a casa del jazz con un bagaglio riempito da anni di nuovi sound: sistemato tutto nell'armadio, "V" è un album che sfiora la perfezione.

  • Bogue – How’d you feel about talkin’ to me
    by Reverend Shit-Man on 5 Ottobre 2025 at 20:00

    In questo marasma elettrico ed elettrizzante, per un brevissimo lasso di tempo, bazzicò anche un trio chiamato Bogue, formato nel 1999 dal bassista Dan Maister (che assunse il ruolo di frontman/chitarrista) insieme al batterista Matt Blake, ai quali si unì il chitarrista Michael J. Walker.

  • Intervista ai Di Notte
    by Massimo Argo on 2 Ottobre 2025 at 15:54

    i Di Notte si sono fatti notare ed amare per il loro suono post-punk e new wave anni ottanta, qualcosa di davvero notevole alle nostre latitudini. Abbiamo avuto l'occasione e la fortuna, grazie a Morgana e Cesare, di fare una chiacchierata con loro, ed è stato davvero interessante.

  • SLOKS – Flesh / Stab me 7″
    by Reverend Shit-Man on 1 Ottobre 2025 at 20:00

    Definisci rock 'n' roll": una musica elettrizzante, sporca, rumorosa, selvaggia, diretta, violenta (più nei suoni che nelle azioni) urticante per fighetti e palati fini perbenisti,

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »