Altar Of Oblivion – Barren Grounds

La forza del doom, la potenza dell’epicità così naturale per i grandi gruppi come gli Altar Of Oblivion.

Questo gruppo danese ha un talento incredibile, e in questo ep lo possiamo ascoltare per intero. Quattro anni sono passati dal precedente e magnifico Grand Gesture Of Defiance e gli Altar Of Oblivion compiono ulteriori passi avanti. Senza fare tanti discorsi di genere e di gabbie mentali, si può dire che in questo ep ci sia molto del pathos e sei valori musicali che ci hanno fatto diventare metallari. La lentezza, la potenza e la capacità ci colpire al cuore di questi musicisti è davvero unica e ti lascia a bocca aperta. Le note scorrono melodiose e forti, come la musica degli elfi a Gran Burrone, e lascia appagati ed eterei. Gli Altar Of Oblivion possiedono la magia di trasportarti lontano, come nella splendida copertina del disco, che fotografa perfettamente ciò che sentirete dopo. Certamente non è tutto oro ciò che luccica, e i danesi nella loro musica affrontano anche prove difficili, come noi nella vita di tutti i giorni, ma appunto il potere della musica e della nostra libera immaginazione ci può far superare le prove, anche quelle più ardue.
La durata dell’ep è giusta, consona sia a farci gustare ogni nota, sia a sottolineare le loro capacità compositive, perché scrivere musica così bella non deve essere una cosa da nulla.
Doom, quindi, se vogliamo proprio tirare fuori un genere, ma soprattutto il doom inglese strettamente imparentato con il dark, quello dei My Dying Bride per intenderci, anche se gli Altar Of Oblivion in alcuni frangenti sono al di sopra di tutte le nubi.
Un ottimo ritorno, un disco da sentire senza fretta e ad occhi chiusi.

TRACKLIST
1. State Of Decay
2. Serenity
3. Barren Grounds
4. Lost

LINE-UP
Mik Mentor – Vocals
Martin Meyer Sparvath – Guitars, backing Vocals & additional Keyboards
Allan Larsen – Guitars
C. Nörgaard – Bass
Thomas Wesley – Drums

ALTAR OF OBLIVION – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 164 – Cruel Bomb, Crippled Fingers, Witchcloud
    by Massimo Argo on 16 Settembre 2025 at 16:10

    Tre band, tre modi diversi di intendere il metal estremo: il thrash crossover dei Cruel Bomb, il groove hardcore dei Crippled Fingers e l’epico doom NWOBHM dei Witch Hound. Tre dischi potenti, sinceri e tutti da scoprire.

  • Andrea Van Cleef
    by admin on 15 Settembre 2025 at 16:52

    1-Approfitto subito di questa intervista per chiederti una smentita che a me preme molto: voci di corridoio sostengono con insistenza il tuo nome d’arte sia una furba dissimulazione dell’appartenenza alla schiatta di gioiellieri francesi Van Cleef & Arples, ma io sono e resto convinto esso omaggi il mitico Lee Van Cleef, coerentemente con il sistema

  • “Telepornovisioni” Punk/post-punk e (no)-future
    by Simone Benerecetti on 15 Settembre 2025 at 8:40

    Telepornovisioni: due appuntamenti dedicati al cruciale quindicennio 1977-1993, sempre più riconosciuto come “preistoria del tempo presente”.

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »