MetalEyes: Un silenzio lungo dieci anni alla fine ha portato gli Ancestral alla firma per Iron Shields e al nuovo lavoro, Master Of Fate: si tratta per voi di un vero e proprio nuovo inizio ?
Jo Lombardo: Beh, penso proprio che sia un nuovo inizio anche perché, con il mio ingresso nella band, stiamo per rimetterci in carreggiata. “Un nuovo inizio”, un motore che si sta riscaldando! penso che tutto questo sia servito a maturare molto, soprattutto sotto l’ aspetto musicale al punto da riuscire a richiamare l’ attenzione dell’ Iron Schields Records!!
ME Master Of Fate è un esempio notevole di power metal classico, potente, veloce e melodico: è stato scritto nell’arco di tutto questo tempo o i brani sono nati soprattutto nell’ultimo periodo?
JL Master of Fate a mio parere è una porta che si apre e che direziona la band ad una maggiore consapevolezza per il raggiungimento di un feeling musicale perfetto. I brani sono nati nell’arco di tutto questo tempo, ma ce ne sono altri nati qualche anno fa, mentre alcuni risalgono proprio all’ultimo periodo. Io ho trovato tutto pronto per inserire le tracce vocali avendo avuto comunque modo di dare la mia impronta, dando qualche idea su di un lavoro già definito.
ME La componente speed è ben presente tra i solchi delle varie canzoni: si tratta di un ritorno voluto alle sonorità old school degli anni ottanta?
JL Posso dire sicuramente che gli Ancestral prediligono la componente speed, siamo sintonizzati sulla stessa frequenza inevitabilmente “old school” quindi miscelando speed, power, prog e anche trash, dai vita a quello che poi personalizzi facendolo diventare tuo. Sicuramente il lavoro rispecchia quelli che sono poi i nostri gusti musicali e credo che, anche se maturato dopo tanto tempo, Master of Fate sia stato un lavoro non schematizzato a tavolino ma con melodie e riff di chitarre che son venuti fuori in modo molto naturale e con grande voglia di fare.
ME Senza nulla togliere al resto della band, è indubbio che la riuscita di un album come Master Of Fate stia molto nella tua performance vocale, Jo, tu dai prova di essere un cantante sopra la media: come sei arrivato a far parte degli Ancestral?
JL E’ stato, come dire, un fulmine a ciel sereno! Nel ’96 ho cominciato ad avvicinarmi al metal avendo varie cover band, tra cui una in particolare degli Iron Maiden, poi Dream Theater e Helloween; insomma ho cominciato a “svezzarmi”.
Dopo tanti anni, tra concerti nei pub e piazze, nel 2002 ho cominciato le mie prime registrazioni professionali con i miei amici Metatrone e Orion Riders.
Nel 2013 gli Ancestral fecero un concerto a Catania con Fabio Lione ed io non potevo mancare: vedere Fabio dal vivo è sempre un piacere, è una potenza!!
Dopo il concerto mi ricordo questo particolare: mentre aspettavo in fila per incontrare Fabio per una foto, mi fecero entrare direttamente nei camerini; allora non ci conoscevamo ancora, se non musicalmente, e da li è nata una simpatia e un’amicizia.
Qualche tempo dopo mi contattarono chiedendomi se volessi fare parte degli Ancestral! Già c’era una certa sintonia a prescindere, poi ascoltando qualche traccia del cd ho detto “cazzo questa é roba seria”, e da lì è cominciata la nostra avventura assieme!!!
ME I brani mantengono una furia metallica impressionante, lasciando ad altri gli ormai abusati ghirigori orchestrali e puntando sull’impatto e la forza dirompente del power metal classico: è questa la forma di metal che prediligete o ce ne sono altre che vi affascinano in maniera particolare?
JL E’ proprio questo il punto, Ancestral uguale impatto e forza dirompente!!! Assenza di parti orchestrali e tastiere, classico suono di chitarre, basso batteria, voce, per avere comunque un impatto molto live!!
Quindi, sicuramente, penso che al di là dei nostri gusti personali, tra i quali non manca anche il power sinfonico o il classic metal, credo che lo stile Ancestral rimanga sempre questo, ovvero brani molto speed abbinati a una voce dall’impronta power, cosa che io adoro personalmente!
ME Dieci anni dopo, come avete trovato lo stato di salute della scena metal nazionale?
JL Il metal made in Italy è fantastico, nulla da invidiare al resto del mondo. Le band sono tutte di alto livello e i cantanti tutti mostruosamente preparati come Fabio Lione, Roberto Tiranti, Michele Luppi, Morby, Alessandro Conti, ma la lista è davvero lunga!!
Comunque posso dire che ci sono stati periodi di alti e bassi nella scena power italiana, ma credo che oggi sia in ripresa, perché stare al passo coi tempi non è per niente facile: si cerca di sperimentare e ricercare nuovi suoni, a volte estremizzando e sbagliando magari direzione, ed è facile a volte deludere le aspettative di chi ti ascolta o che si aspetta qualcosa di diverso. Magari può succedere il contrario, cioè di cadere nell’errore di essere troppo ripetitivi. Io penso che si debba cercare la formula giusta, è facile a parole ma non impossibile.
ME A proposito di scena, non possiamo fare a meno di constatare quante siano le band di grande livello, un po’ in tutti generi, che stanno emergendo in questo periodo in Sicilia: c’è una certa coesione, se non altro nell’ambito dei singoli filoni stilistici, oppure le varie realtà sono tutte a sé stanti?
JL Penso che la Sicila sia un vulcano pronto ad esplodere di gruppi di vario genere. Ce ne sono davvero una miriade e magari molto bravi. Al di là di quelli già affermati, io penso che ogni band sia portatrice di stili e generi differenti, ciascuna con la propria storia, con i propri bagagli pieni di esperienze personali
ME Per finire, quali sono i piani futuri degli Ancestral, specialmente sul versante live?
JL I piani futuri sono quelli di riuscire a realizzare un nuovo album al più presto e fare tanti live, magari suonare in festival metal importanti, calcare i palchi dei big. Sarebbe davvero bello, quello che posso dire e di ascoltare Master of Fate e di seguirci perchè di sorprese future e collaborazioni ce ne saranno!!
vi auguro un 2017 ancestrale!!