Ars Moriendi – Sepelitur Alleluia

Ars Moriendi è un black metal davvero differente, essendo il black solo un punto fermo di partenza, poiché qui dentro troviamo tantissimo, soprattutto una trama compositiva molto vicina al jazz.

Nel medioevo, non quello che stiamo vivendo ma l’altro, quello migliore, e fino al diciassettesimo secolo, la sera della Septuagesima, ovvero la settantesima sera prima della pasqua cristiana, il coro della chiesa seppelliva simbolicamente l’Alleluia durante un funerale simbolico.

Ciò perché l’Alleluia nella liturgia cristiana rappresenta la gioia, per cui il suo seppellimento indicava l’inizio di un duro periodo di meditazione e di pentimento, dove non vi era spazio per gioia e felicità, il tutto nel più pieno spirito medioevale.
Come si poteva esprimere questi sentimenti se non con del black metal, come quello di Arsonist, l’uomo dietro a Ars Moriendi? Questo disco è costruito intorno ad un accadimento liturgico, per espandersi come il ghiaccio nelle fredde notti d’inverno. Il seppellimento dell’Alleluia è il preteso per ricercare con un atmospheric black all’interno dell’animo medioevale la ragione per questa lunga penitenza, indagano un volta di più il nostro male oscuro, che è peggiorato da quando c’è il cristianesimo. Ars Moriendi è poi un black metal davvero differente, essendo il black solo un punto fermo di partenza, poiché qui dentro troviamo tantissimo, soprattutto una trama compositiva molto vicina al jazz. Grazie a tutti questi elementi il disco funziona benissimo, ed è un notevole documento sonoro, una dimostrazione che con il black si possono fare grandi cose, poiché riesce a descrivere benissimo alcuni stati d’animo che si legano chimicamente alle ombre, che sono dentro e fuori di noi. Il mondo di Ars Moriendi è perduto per la maggior parte degli umani, ma chi ascolterà questo disco con uno certo spirito, ritroverà molte cose importanti. Il metal viene percorso per gran parte, con alcuni riff che ci riportano al vero metal anni ottanta, per poi arrivare addirittura ad inserti trip hop. Varietà ma non confusione, ed una grande forza compositiva per un album molto bello, moderno ma antico nello stesso tempo.

TRACKLIST
01. Sepeliture
02. Ecce homo
03. A La Vermine
04. Je Vois Des Mortes
05. Fleau Francais

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