As Darkness Dies – As Darkness Dies

Un disco dopo l’altro, l’attivissima label tedesca Pure Steel continua la sua missione metallica, quella di portare all’attenzione dei fans band storiche e nuove realtà che si muovono nei generi classici della nostra musica preferita.

Tocca ai As Darkness Dies, quintetto statunitense che del metal classico suonato aldilà dell’atlantico, fa la sua ragione musicale.
La band aveva già esordito nel 2012 sotto il monicker Graven Image, con l’album The Future Started Yesterday, quindi questo lavoro omonimo risulta una sorta di nuovo inizio per il gruppo del Connecticut.
As Darkness Dies vede dietro alla console Michael Vescera, nome storico dell’heavy metal mondiale e singer che ha accompagnato leggende come Malmsteen e Loudness, un di più che rende l’esordio del gruppo un buon motivo per riavvicinarsi al metal di estrazione americana.
L’album si aggira furtivo tra gli elementi classici dell’heavy metal old school, il buon songwriting, una coppia d’asce elegante e grintosa ( Paul Coleman e Scott Williams) ed un singer dal timbro maschio, ma che non disdegna pugnalate letali alla Halford, sono le virtù principali di questo lavoro che alterna forza metallica e melodie, dall’incipt teatrale e drammatico, classico della scuola americana.
Forse leggermente lungo, As Darkeness Dies ha buoni picchi e poche cadute, così da non sfigurare nelle numerose uscite della label tedesca, ancora una volta brava a fiutare odore di musica onesta e piacevolmente old school.
Inutile parlare di influenze, palesi nella scena del loro paese e nelle band che hanno fatto la storia del genere nel nuovo continente, cosi come qualche accenno all’alter ego britannico ( Iron Maiden e Judas Priest), che fuoriescono dai solchi di brani come la rocciosa Black Death, la maideniana Searching For Life, l’ariosa cavalcata World Of Decay e l’oscura Demons.
As Darkness Dies ha la virtù di crescere con gli ascolti, trattandosi di un album assolutamente non usa e getta ma da godersi in tutta la sua fierezza metallica, consigliato agli appassionati del metal classico made in U.S.A.

TRACKLIST
1. Black Death
2. Cloaked in Darkness
3. Searching For Light
4. Silent Wings
5. Ghost
6. Other Side
7. High Road
8. World Of Decay
9. Life Incomplete
10. One Mistake
11. Demons
12. Far Away (Bonustrack)

LINE-UP
Martin O’Brien – vocals
Andrew Purchia – bass
Harry Blackwell – drums/percussion
Paul Coleman – guitars
Scott Williams – guitars

AS DARKNESS DIES – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • SONGS THE WEB TAUGHT US VOL. 17
    by Reverend Shit-Man on 16 Ottobre 2025 at 20:30

    Bentornata, gentaglia di poca fede, eccoci qui riuniti per un nuovo appuntamento con “Songs The Web Taught Us“. Morto un Pap’occhio, qualche mese fa, se n’è fatto un altro, più conservatore di quello di prima (ed espressione dei tempi controrivoluzionari che questo sciagurato mondo sta attraversando, tra guerre e genocidi) e il vostro Reverendo, dopo

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

  • The Queen Is Dead Volume 170 – Lambwool, Ajna, Dayofwrath
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 17:34

    Lambwool, Ajna e Dayofwrath in tre nuove uscite Cyclic Law: musica oscura tra guerra, psiche e dannazione. Dark ambient e industrial al massimo livello.

  • VA – Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 9:25

    Scopri "Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach", una raccolta che celebra il meglio del dub digitale con selezioni d'autore dal catalogo della leggendaria etichetta.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »