Au-Dessus – End Of Chapter

Il ramo del black metal considerato da molti la parte più evoluta del genere passeggia su un filo sottilissimo che molte volte divide le opere dei suoi seguaci tra capolavori ed autentici flop.

Ma per chi ama il metal estremo oscuro, violento ma dall’animo intimista e progressivo, non mancano certo autentiche sorprese, gruppi che dal nulla escono tramite ottime label che si muovono tra i gironi infernali dell’underground metallico.
Les Acteurs De L’Ombre Productions è una delle etichette migliori nel campo del post black metal, impressione confermata dal primo lavoro sulla lunga distanza del quartetto lituano degli Au-Dessus, che sotto la label transalpina licenzia questa opera nera e tragica, emozionante, colma di dolore e di quel senso di morte che gela il sangue, prerogativa di chi suona il genere con talento.
End Of Chapter è un’opera oscura e tremenda, gelata dal freddo della morte come rappresentato sull’artwork, divisa in parti che sono l’ideale prosecuzione dell’omonimo ep di debutto.
Quindi dal capitolo VI al XII si alternano furiose parti black metal ed oscuri e raggelanti momenti di drammatica staticità, mentre l’irruenza metallica si scontra con uno stordente talento per armonie progressive che si può considerare una delle massime espressioni del post black.
Nella musica del gruppo ci sono sfumature che portano a considerare queste sette parti come metal estremo adulto, fortemente pregno di musica dark e post rock nascosta tra le trame violente di un sound sempre in bilico tra il mondo dei morti e quello di chi ancora soffre, a causa una vita obnubilata dalla sofferenza e ben rappresentata nelle parti VII, IX e nella devastante XI.
Un album bellissimo, un’altra grande opera oscura donata da Les Acteurs De L’Ombre.

TRACKLIST
1.VI
2.VII
3.VIII
4.IX
5.X
6.XI
7.XII : End of Chapter

LINE-UP
Mantas – Vocals/bass
Simonas – Guitar
Jokūbas – Guitar
Šarūnas – Drums

AU-DESSUS – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »