Iniziamo la serie delle interviste alle band che sono state incluse nella compilation UMA 2015: oggi è il turno dei milanesi Avoral.
iye Intanto congratulazioni per l’avvenuto accesso alla compilation: ci raccontate in breve la storia della band?
Ciao a tutti e grazie mille! Gli Avoral nascono a Milano nel 2012 dall’ incontro di Ged, Legion e Frank con Bolthorn e Nurgan, provenienti rispettivamente da esperienze power – heavy e symphonic black. Passando tra varie vicissitudini e cambi di line up siamo giunti alla formazione ufficiale solo nel 2014, anno in cui abbiamo rilasciato il nostro debut album War Is Not Over, fatto il nostro primo tour in Europa suonando in vari palchi di Slovacchia e Repubblica Ceca e firmato con Club Inferno, divisione della storica My Kingdom Music.
iye Cosa vi ha spinto a partecipare al contest indetto dalla Underground Metal Alliance?
Ci fa davvero molto piacere aver ottenuto la partecipazione con una presenza così calorosa da parte dei nostri seguaci insieme con pareri molto positivi da parte dei selezionatori, la compilation è sicuramente un’ ottima vetrina per farci conoscere da nuove persone e diffondere la nostra musica il più possibile, cosa che per noi su internet o con i live è molto importante. Tra l’ altro conosciamo anche alcune delle band presenti insieme a noi, siamo contenti di far parte dello stesso progetto!
iye Oltre a quelli più immediati, legati alla partecipazione a questa iniziativa, quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati nell’immediato futuro?
Attualmente stiamo portando avanti la composizione delle nuove canzoni, accentuando le componenti più cupe e prog, sempre sotto la nostra atmosfera di stampo epic. Sicuramente tra gli obiettivi ci sono un altro album che continui il nostro concept e un nuovo tour all’estero, più altre attività particolari che vi sveleremo a tempo debito!
iye Quali sono per voi le band ed i musicisti di riferimento e per quali nomi, attualmente, varrebbe la pena oggi di fare un sacrificio per assistere ad un concerto?
Non abbiamo un vero e proprio riferimento per la nostra musica, chiaramente siamo tutti amanti del filone Blind Guardian, ma non ci imponiamo limiti o obiettivi di emulazione, lasciamo che le nostre idee scorrano liberamente e senza vincoli dati dall’appartenenza a un genere o un altro. Riguardo ai concerti, sono il punto di incontro più bello tra un musicista e il suo pubblico così come un modo interessantissimo di scoprire nuove band, quindi siamo frequentatori molto assidui, dai mostri sacri ancora in attività così come (soprattutto) alle band di nicchia e quelle emergenti.
iye Suonare metal in Italia è un’impresa che porta con sé il suo bel coefficiente di difficoltà; tracciando un consuntivo di quanto fatto finora, siete soddisfatti dei riscontri ottenuti dalla band?
Abbiamo calcato ormai molti palchi in contesti da festival emergente o come supporto a grandi band: ogni live e pubblico che incontri lascia qualcosa dentro di te che sicuramente ti arricchisce e ti rende più consapevole dei tuoi mezzi e obiettivi, quindi siamo molto soddisfatti di tutto il percorso che abbiamo svolto fin qui. Chiaramente ci sono alcuni meravigliosi show che abbiamo fatto che sono ancora impressi nella memoria di tutti noi, così come altri in cui l’organizzazione era pressoché catastrofica … ma tutte le soddisfazioni e difficoltà ci hanno dato forza ed entusiasmo di proseguire sempre ambiziosi. E poi il palco è il nostro habitat ideale, in cui sfogare tutta l’ adrenalina e creare un bellissimo legame con gli ascoltatori, che hanno sempre accolto molto positivamente la nostra proposta!
iye Per quanto riguarda invece l’attività dal vivo, anche voi avete incontrato le stesse difficoltà nel trovare date e location disponibili che molti evidenziano? Ci sarà, comunque, la possibilità di vedervi all’opera su qualche palco nel corso dell’estate?
Dipende tutto dall’ottica con cui una band o un’ agenzia si approccia al mondo dei live: credo che al giorno d’ oggi, vista la grande numerosità di band attive a fronte di un’offerta innegabilmente minore rispetto a qualche anno fa, la soluzione più giusta sia una consapevole via di mezzo tra il voler suonare sempre e ovunque e l’essere selettivi. Purtroppo anche il mondo della musica sta vivendo una fase di crisi e bisogna comprendere i difficili equilibri necessari a garantire che non vadano in perdita né le band né i locali, ma al tempo stesso penso sia giusto ricordare i propri diritti e indirizzare i propri sforzi verso quegli eventi e contesti che bene sappiano valorizzare la propria proposta. Noi abbiamo sempre lavorato in quest’ottica, e devo ammettere che ci siamo tolti molte soddisfazioni. Al momento ci stiamo concentrando sulla composizione del nuovo materiale, ma sicuramente in questi mesi estivi avrete modo di vederci all’opera sul palco!
iye Per finire, vi lasciamo lo spazio per fornire ai nostri lettori almeno un buon motivo per avvicinarsi alla vostra musica.
Noi per primi amiamo i nomi che hanno reso grande la musica che tutti seguiamo e al contempo apprezziamo nella musica di una band elementi di ricerca in grado di portare originalità e sperimentazione, che sia attraverso l’ utilizzo di tematiche, leggende o strumenti particolari o introducendo caratteristiche tipiche di altri generi. Questo si traspone ovviamente in ciò che suoniamo, se anche voi vi riconoscete in tutto questo, ci potete trovare nei nostri canali ufficiali e soprattutto vi aspettiamo sotto il palco per una birra tutti insieme! Hailz m/