I Be The Wolf hanno pubblicato il video di ‘Phenomenons’, primo singolo tratto dal loro nuovo album ‘Rouge’, disponibile su Scarlet Records a partire dal 18 novembre.
Con il debutto ‘Imago’, uscito nel 2015, i Be The Wolf andarono incontro ad uno straordinario successo di critica e pubblico, ricevendo il supporto di media importanti come MTV, Virgin Radio e Rolling Stone e l’invito ad esibirsi in Giappone, dove l’influente rivista Burrn! ha assegnato loro il prestigioso “Brightest Hope Award”.
Con ‘Rouge’ la band si presenta al pubblico con un disco maturo ed eterogeneo. Il songwriting del frontman Federico Mondelli (voce e chitarra) affonda le proprie radici nell’hard rock più classico, sporcato da un’onnipresente vena blues, e si divide tra pezzi più aggressivi e diretti che proseguono il discorso iniziato dalla band in ‘Imago’ (‘Phenomenons’, ‘The Game’), ritornelli groovy dalla forte connotazione pop (‘Blah Blah Blah’), ballate dal sapore cantautorale (‘Peeps’), e sporadiche incursioni nel soul, nel folk, e nelle tinte irlandesi dei Thin Lizzy e di Gary Moore (‘Rise Up Together’). Non mancano dei richiami al West degli schiavisti e delle piantagioni di cotone, al gospel e allo spiritual, generi che vengono rievocati anche attraverso i testi, spesso dalla forte connotazione sacrale (‘Down To The River’).
A livello lirico ‘Rouge’ tocca le tematiche del sangue, del fuoco e della fede in tutte le loro incarnazioni, in una cruda analisi della realtà contemporanea, in cui l’uomo medio si crogiola nell’autocelebrazione e nel vuoto dei social network, spendendo il proprio tempo nella perpetua ricerca dell’approvazione altrui, mentre sullo sfondo si susseguono attentati terroristici che vengono vissuti con la stessa fredda emozione con cui si segue un video su Youtube, in un mondo in cui internet ha assottigliato sempre più la differenza tra reale e virtuale e la morte viene seguita con apatica rassegnazione, breve parentesi tra un tutorial e un meme. La scelta del francese nel titolo del platter è un tributo alle vittime del Bataclan del 13 Novembre del 2015, cui la band è legata per una serie di casualità, e che ha ispirato gran parte del materiale del disco.
Rispetto al precedente lavoro la band ha arricchito il proprio sound e le proprie dinamiche, pur rimanendo strettamente legata al concetto dell’essenzialità, che valorizza le doti dei singoli membri facendo dell’apparente limite di una formazione a tre un punto di forza. Le sovraincisioni ridotte al minimo e l’approccio fortemente spontaneo negli arrangiamenti forniscono una fotografia veritiera dei Be The Wolf nel contesto live. Il disco, seppur ponderato, complesso, e dal minutaggio notevolmente più lungo rispetto a quello del precedente lavoro, rimane fedele all’impronta tipicamente pop della band, soprattutto per quanto riguarda il rispetto della forma-canzone. La tecnica non è mai fine a se stessa ma è sempre al servizio dei pezzi, costituiti da una struttura lineare e da ritornelli catchy.
‘Rouge’ è stato registrato, mixato e masterizzato da Andrea Fusini al Fusix Studio di Settimo Torinese, con strumentazione analogica e con un approccio volto a conservare la potenza e l’impatto del debutto, ma che al tempo stesso potesse aggiungere dinamica, organicità e molteplici sfumature al disco.