Beast In Black – Berserker

Produzione al top, suoni che esplodono dalle casse come fuochi d’artificio in una festa patronale, flavour epico e chorus scolpiti nell’acciaio, il tutto reso sfavillante da chitarre che, se ricordano non poco i Judas Priest, sono accompagnate da ritmiche power di chiara matrice power metal.

Da Battle Beast a Beast In Black il passo è breve, almeno lo è stato per il chitarrista finlandese Anton Kabanen, che, lasciata la band da lui fondata non ha perso tempo e si è buttato a capofitto in questa nuova avventura metallica.

Anche il sound non si discosta troppo da quello della sua precedente band, se non per un maggiore uso di synth e tasti d’avorio che rendono catchy e a tratti pomposo l’heavy/power metal di cui è composto Berserker, debutto ispirato dai manga giapponesi: produzione al top, suoni che esplodono dalle casse come fuochi d’artificio in una festa patronale, flavour epico e chorus scolpiti nell’acciaio, il tutto reso sfavillante da chitarre che, se ricordano non poco i Judas Priest, sono accompagnate da ritmiche power di chiara matrice power metal.
Berserker ha il suo asso nella manica nella prestazione del singer di origine greca Yannis Papadopoulos, un’animale metallico, davvero una figura mitologica metà uomo metà leone, come rappresentato nella copertina che più epica e battagliera di così non si può.
Per chi ama il genere l’album è una goduria metallica dall’inizio alla fine: grandi melodie, grinta heavy e cavalcate power fanno della title track, come di Blind And Frozen o Born Again, brani coinvolgenti e trascinanti e l’impressione di essere al cospetto di un album che, aldilà di frettolosi giudizi e pregiudizi è destinato a fare il botto, si fa sempre più forte all’ascolto della tracklist.
Papadopoulos, da grande singer, alterna urla metalliche a parti melodiche dal grande appeal e i brani si susseguono strappando a tratti applausi, specialmente nelle parti in cui le tastiere fanno il buono ed il cattivo tempo (The Fifth Angel, Crazy Mad Insane).
Si potrebbe parlare di heavy/power metal tra Judas Priest e Firewind, valorizzati da un flavour melodico e sinfonico tra l’hard rock dei Brother Firetribe ed il symphonic metal dei primi Nightwish, così da avere un quadro il più completo possibile di quello che troverete tra lo spartito di Berserker, e direi che non è poco.
Kabanen è ripartito e, da quanto ascoltato, si direbbe piuttosto bene, quindi se amate i generi classici e non disdegnate nel metal l’uso abbondante di melodie, l’album è assolutamente consigliato.

Tracklist
1. Beast In Black
2. Blind And Frozen
3. Blood Of A Lion
4. Born Again
5. Zodd The Immortal
6. The Fifth Angel
7. Crazy, Mad, Insane
8. Eternal Fire
9. End Of The World
10. Ghost In The Rain

Line-up
Yannis Papadopoulos – vocals
Mate Molnar – bass
Sami Hänninen – drums
Kasperi Heikkinen – guitars
Anton Kabanen – guitars, vocals

BEAST IN BLACK – Facebook