Bridgeville – Aftershock

I paesi nordici sono da sempre patria dei generi melodici di stampo hard rock, anche se spesso si pensa solo alle espressioni musicali più esteme.

Ed è proprio dalla fredda Norvegia che arrivano i Bridgeville con il loro sound fatto di caldo hard rock classico, molto melodico e dall’ottimo appeal.
Una raccolta di brani che parla al cuore di ogni rocker innamorato di chitarre ruvide, refrain irresistibili e da cantare in qualche locale riscaldato dai watt che esplodono nella sala, avvolgendo gli astanti di melodie provenienti direttamente dagli anni ottanta, anni in cui il rock, quello vero, spadroneggiava nelle radio di tutto il pianeta.
Il gruppo nasce nel 2013 per volere del vocalist Martin Steene, già in line up con i metallers danesi Iron Fire e l’hard rock band norvegese Absinth, e recluta tra le fila della nuova band, i chitarristi Erik Norheim e Kenneth Jacobsen, Roger Svenkesen al basso e Thomas Furuvald alle pelli.
Il gruppo così composto si prepara al debutto licenziando il singolo Absinthia, arriva poi la firma per la Crime Records e la band, nello scorso anno, entra in studio con Jacob Hansen e Tommy Hansen per registare Aftershock, debutto sulla lunga distanza che spezzerà cuori, muoverà fondoschiena e piacerà non poco ai rockers orfani dell’hard rock classico, svolazzando tra le varie influenze come un’ape tra i fiori.
Ottime trame chitarristiche, atmosfere che si alternano tra arena rock e ed elettrizzante e grintoso hard’n’roll, semiballad che ricordano nostalgici road movie, il tutto raccontato tramite una voce che risulta il primo comandamento di come si suona il genere (ovvero, avere un cantante con le palle).
Aftershock non scende mai di livello mantenendo una qualità notevole, i brani sono tutti molto belli e fanno l’occhiolino ai Bon Jovi così come agli Whitesnake nella versione USA ottantiana, mentre l’ascoltatore non mancherà certo di divertirsi con l’adrenalina che scorre tra i solchi di Save Me, Black Rain e Absinthia, mentre con Bridge To A Broken Heart e Homeland, la lacrimuccia non mancherà di scendere sul viso di tipacci dal cuore tenero.
Aftershock ci regala una quarantina di minuti di ottime melodie, che vanno a comporre un debutto di tutto rispetto, fatelo vostro.

TRACKLIST
01. Get On Top
02. Mystic River
03. Save Me
04. Aftershock
05. Black Rain
06. Keep Holding On
07. Bridge To A Broken Heart
08. Freakshow
09. Homeland
10. Anthem Of The World
11. Absinthia

LINE-UP
Martin Steene – Vocals
Erik Norheim – Guitars, B. Vocals
Thomas Furuvald – Drums
Roger Svenkesen – Bass
Kenneth Jacobsen – Guitars

BRIDGEVILLE – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Jacket Burner – Eat shit + die
    by Reverend Shit-Man on 27 Dicembre 2025 at 23:47

    “Dieci nuovi brani ricolmi di odio, sporcizia e volgarità, più cattivi e in-your-face che mai, per il vostro dis-piacere!“ Viene così descritto “Eat shit + die“, il secondo long playing di Jacket Burner (che aveva già esordito l’anno scorso sulla lunga distanza con “Terminal depression“, uscito sulla benemerita label teramana Goodbye Boozy) punk rocker dall’identità

  • Wasted Pido – Same shit everywhere
    by Reverend Shit-Man on 26 Dicembre 2025 at 23:51

    Avete presente le scene dei minuti iniziali del classicone horror “La notte dei morti viventi” di George Romero, in cui i due fratelli arrivano in un cimitero, in visita alla tomba del padre e, dopo l’iniziale spavalderia cazzeggiante, vengono improvvisamente inseguiti e assaliti da uno zombie (che attacca e tramortisce Johnny, trasformatosi poi anch’egli in

  • Muck & the Mires – Tripping out on Love / Let’s Kiss and Make Up Tonight 7″
    by Il Santo on 24 Dicembre 2025 at 19:54

    Recensione del 7" dei Muck & the Mires per Rogue Records: lato A beat alla Yardbirds, lato B power pop brillante. Piccola spesa, resa top.

  • Come rovinare la playlist natalizia – piccola guida per rocker bastardi
    by Claudio Frandina on 24 Dicembre 2025 at 16:43

    C’è sempre un momento, tra l’antipasto e il secondo, in cui qualcuno dice: “Mettiamo un po’ di musica natalizia?”. È lì che si decide chi sei davvero. Se accetti Michael Bublé, hai perso. Se invece sorridi, annuisci e inizi a sabotare la playlist dall’interno, allora sei dei nostri.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »