METEORE: LUBRICANT

Progressive Grind/Death Metal finnico. Una band all’avanguardia per gli anni novanta, forse troppo. Poco capiti all’epoca, restano oggi un esempio, per le decine di band che desiderano sperimentare nuove sonorità, sulle solide basi del genere più estremo.

Il titolo del loro “breve” libro, potrebbe essere questo: ”nascita prematura spesso coincide con morte prematura”.

Si, proprio vero. La grande sfortuna del combo di Nokia (avete capito bene; la piccola città finlandese che ha dato il nome alla nota fabbrica di cellulari…) fu quello di essere nati troppo presto, in un mondo, quello dei primi anni novanta, dove il fan medio del Death Metal non cercava suoni sperimentali, progressivi o comunque troppo ricercati. Il deathster di allora voleva solo rimanere travolto da un treno in piena corsa; abbandonarsi a schitarrate sparate alla velocità della luce, tempi serratissimi, growls cavernosi che spesso non facevano nemmeno intuire che la band stesse cantando in inglese (o addirittura che stesse cantando un vero e proprio testo). Invece, i 4 coraggiosi ragazzotti finlandesi decisero di andare controcorrente (anche lo stesso monicker, fu scelto come “anti Death Metal Band’s name”), proponendo un Death a tratti addirittura Grindcore, davvero d’avanguardia, ricco di spunti progressive, suoni sperimentali e momenti quasi futuristici (almeno per quei tempi) accompagnati da un cantato che spesso faceva spola dal classico growl al più morbido dei clean. Decisione coraggiosa, ma che – ahimè – oggi li ha relegati a semplice meteora del periodo, capace sì di donarci perle di culto come il demo “Swallow The Symmetric Swab”(1991) e il famosissimo ep “Nookleptia” (1993), ma che allora, non fecero presa nel cuore dei fan. Ciò li costrinse dopo una brevissima vita musicale, a sciogliersi a distanza di soli tre anni dalla loro nascita (sono nati verso la fine del 1989 come Lubricant; in precedenza come O.V.D. suonavano un basilare Speed Metal). In realtà oggi, i non più giovani “lubrificati”, fanno ancora qualche apparizione dal vivo, ma senza far uscire nulla di nuovo.

Discography:
Subscription of Hydatidocele – Demo – 1990
Surgical Centesis – Demo – 1991
Swallow the Symmetric Swab – Demo – 1991
Nookleptia – EP – 1993
Zander (Enslaved / Lubricant / Necromance / Cadaver Corpse) – Split – 1993
Swallow This – Compilation – 2017

Line-up
Tero Järvensivu – Bass
Aki Ala-Kokko – Drums
Sami Viitasaari – Guitars
Sami Paldanius – Vocals

METEORE: ALTAR

Un buon combo che offrì scampoli di buon Death nordico; produzioni di medio/basso livello, e capacità strumentali un poco sotto alla norma, non gli permise mai di emergere ed elevarsi sino a garantirsi un posto a fianco di Dismember, Entombed o Unleashed, nell’Olimpo del Death Metal Svedese.

Formatisi nel 1990 da un idea di due ex membri dei Wortox (band Death Metal in cui militò anche Perra Karlsson, noto batterista di diverse band svedesi tra cui In Aeternum, Nominon, Deströyer 666, ma soprattutto famoso come live session member di Benediction, Interment e Nasum), gli Altar, dopo un demo tape del 1991 (No Flesh Shall Be Spared) uscito un po’ in sordina, forse schiacciato dall’imponente concorrenza dell’ondata Death Svedese di quell’epoca (quello stesso anno uscirono Where No Life Dwells degli Unleashed, Clandestine degli Entombed, Nothing But Death Remains degli Edge Of Sanity e Like An Everflowing Stream dei Dismember, solo per citarne alcuni…) riuscirono ad imporsi sulla scena locale solo l’anno successivo, con lo split album, oramai culto, con i finlandesi Cartilage (altra band poco fortunata, ma che seppe donare alle scene di allora, musicisti che finirono per suonare con band del calibro di Vomiturition, Rotten Sound, Swallow The Sun, Enochian Crescent e, nel caso del batterista Kai Hahto, addirittura, seppur in veste di live session member, Nightwish).

In realtà lo stesso split deficitava un po’ sia come produzione, che da un punto di vista di maturità compositiva. Ovviamente i fan dell’epoca, pur non troppo schifiltosi, si stavano già abituando bene e snobbarono un po’ i Nostri; basti pensare solo agli album succitati, che dirompevano sulle scene grazie alle mostruose capacità tecniche dei loro componenti e a produzioni di altissimo livello (per quell’epoca almeno). Competere con Nuclear Blast, Earache o Century Media, apparve si da subito impresa improba per la piccola spagnola Drowned Production del volenteroso Dave Rotten (frontman degli Avulsed), che comunque portò alla ribalta nomi che oggi ridondano ancora (Demigod, Severance, e appunto Avulsed). Poche finanze, pochi strumenti, tanta buona volontà, spesso possono non bastare…Oggi di strada ne ha fatta il buon Dave (prima Repulse Records, poi Xtreem, mica poco…), ma nei primi anni novanta, le sue produzioni rimanevano un po’ relegate nell’anonimato, e i Nostri – purtroppo per loro – non fecero eccezione. Dopo questo split, gli Altar ci provarono ancora con un paio di promo tape, ma senza successo, sino al 1995, anno del definitivo scioglimento. Nel 2012 la Konqueror Records di Singapore fa uscire una loro compilation contenente tutto lo scibile della band di Kumla, abbastanza facilmente reperibile ancora oggi. Ad ogni modo, per i veri cultori dell’Underground è ancora possibile trovare in giro una ristampa dello storico split (cd doppio), uscito nel 2015, grazie a Dave Rotten, ora come Xtreem, (sorpresi?) Buona ricerca!

Discography:
No Flesh Shall Be Spared – Demo – 1991
Rehearsal Tape – Demo – 1992
Ex Oblivione / The Fragile Concept of Affection – Split – 1992
Promo 1993 – Demo – 1993
Promo 1994 – Demo – 1994
Dark Domains – Compilation – 2012

Line-up
Magnus Carlsson – Bass, Vocals
Fredrik Johansson – Drums
Jimmy Lundmark – Guitars
Johan Bülow – Guitars

METEORE: AFFLICTED

Uno delle band culto del Death Metal svedese. Siamo negli anni ’90, quando tutto cominciò. Accaniti sperimentatori delle sonorità più prog, debuttarono con un album “Prodigal Sun” ad oggi ancora considerato pietra miliare del genere.

Nati nel lontano 1990 dalle ceneri degli Afflicted Convulsion, i ragazzi di Stoccolma ovviamente non possono mancare qualora si citino le principali band mainstream della scena svedese anni novanta.

Insieme a gruppi del livello di Entombed, Unleashed, Hypocrisy e Dismember (e così via), diedero un decisa spinta allo stile, oramai consacrato a culto per tutti gli amanti del Death Metal, definito oggi appunto Swedish Old School. A differenza però dei citati connazionali, gli Afflicted si spinsero oltre (e forse un po’ troppo oltre), avventurandosi per sentieri pericolosi, immergendo a caldo uno dei più classici sottogeneri del Metal in crogiuoli più prog, riuscendo comunque ad ammaliare anche i deathsters più incalliti. L’uscita del demo The Odious Reflection destabilizzò un po’ i fan, ma ben presto li conquistò, grazie anche ad una tecnica strumentale sopraffina, rara a quei tempi. Ciò convinse i Nostri a proseguire per quella strada, sperimentando sonorità sempre più inusuali, sino all’arrivo del capolavoro con la C maiuscola: Prodigal Sun; l’album – uscito per un’allora giovanissima Nuclear Blast, riscosse fin da subito un clamoroso successo. Purtroppo però, si sa, spesso, il successo da un po’ alla testa. Così, i 5 ragazzi, ossessionati dalla ricerca e dalla sperimentazione, finirono presto per perdersi per strada. La loro (un po’ folle) insistente indagine su nuove sonorità e l’assillante screening su sempre più articolate investigazioni musicali, li portarono presto a perdere gran parte dei fan, che si sentirono totalmente traditi, soprattutto dopo l’uscita dell’album del 1995 – Dawn Of Glory – che nulla aveva a che fare con il Death Svedese, ma che si avvicinava di più a suoni power metal (vi ricordo che lo stesso anno, solo in Svezia, uscirono capolavori quali : Massive Killing Capacity dei Dismember, Victory degli Unleashed e, in campo più melodic, Subterranean – il mini degli In Flames – e The Gallery dei Dark Tranquillity) e che quindi non lasciò scampo al combo di Stoccolma che, oramai preso dallo sconforto, lo stesso anno, si sciolse definitivamente.

Discography:
Promo Rehearsal – Demo – 1990
Promo Tape 1990 – Demo – 1990
The Odious Reflection – Demo – 199
Ingrained – Single – 1990
Wanderland – Demo – 1991
Rising to the Sun – Single – 1992
Promo EP I – Split – 1992
Wanderland – Single – 19922
Prodigal Sun – Full-length – 1992
Promo 1993 – Demo – 1993
Dawn of Glory – Full-length – 1995
Relapse Singles Series Vol. 5 – Split – 2005 (postumo)

Line-up
Yasin Hillborg – Drums
Joacim Carlsson – Guitars
Jesper Thorsson – Guitars
Philip von Segebaden – Bass
Michael van der Graaf – Vocals

METEORE: NUCLEAR SIMPHONY

Meteora del thrash italiano e disco storico, nello stesso tempo, da parte di una grande e sfortunata band siciliana che fu tra le prime a suonare metal estremo in Italia.

Nuclear SimphonyLost in Wonderland

Il gruppo di Agrigento si costituì nel lontano 1982 innamorato del pomp-prog di Yes e Genesis.
Virò in breve verso lidi di matrice hard & heavy. Una serie di ottimi demo aprì ai Nuclear Simphony le porte dei Music Lab Studios di Berlino, dove registrarono il loro primo ed unico disco, uscito poi per la Metal Master, nel 1989, con il titolo di Lost in Wonderland. Pezzi del calibro di Mimmo the Bull, Lustful For Desaster e Rhapsody of Sadness mettevano in bella mostra un crossover-thrash in linea con la scuola newyorkese degli Anthrax e Nuclear Assault, anche se con una vena più funky e sperimentale. Come altre volte in casi simili, purtroppo non fu sufficiente e la band si inabissò. Non ostante ciò, questa meteora brilla ancora oggi con tutta la sua luce e la ristampa pubblicata nel 2009, sempre dalla Metal Master, è imperdibile: la testimonianza di chi cercava di portare nel nostro paese le sonorità più estreme della Grande Mela di allora, non rimanendo oltretutto molto distante da quei modelli. Veri prime movers, i Nuclear Simphony: di questo ogni metallaro di casa nostra deve esser loro grato e riconoscente.

Tracklist
– Mister IDGAF
– Lustful For Desaster
– Cry
– Evil Spray
– Mimmo the Bull
– Where Eagles Reign
– Rhapsody of Sadness
– Create Your Destiny
– Die For Your Flag

Line up
Ciro – Basso / Guitars
Gino – Guitars / Vocals
Giovanni – Drums

1989 – Metal Master Records

METEORE: DISSECT

Grande band dall’Olanda che, seppur con un solo album all’attivo, riuscì comunque ad entrare nell’Olimpo Underground del Death Metal europeo degli anni ‘90. Alcune ristampe ci permettono, ancora oggi, di poterne entrare in possesso.

Tra i prime-movers della scena Death olandese, i Dissect non ebbero le medesime fortune di connazionali del calibro di God Dethroned o Asphyx.

Peccato perché, dopo un paio di ottimi demo, uscirono nel 1993 con l’album (oramai culto per gli adepti del Death europeo) Swallow Swouming Mass per la storica olandese Cyber Music; etichetta, oggi tristemente chiusa, capace di sfornare gioielli quali Theatric Symbolysation Of Life (Agathocles), Immense Intense Suspense (Phlebotomized), ma soprattutto His Majesty At The Swamp (Varathron). Pertanto, pare incomprensibile come un album così importante non riscosse il successo dovuto, e non permise ai ragazzi di Alphen Aan Den Rijn di proseguire con la propria attività di musicisti (solo il bassista Tim Roeper pare sia ancora sulla cresta dell’onda, con gli storici Eternal Solstice e con i bravissimi Dauthuz), soprattutto pensando alla qualità delle produzioni e alla grande capacità promozionale dell’etichetta di Arnhem. Ad ogni modo, quello che ci lasciarono i quattro ragazzotti fu qualcosa di davvero importante per tutta la scena europea. L’unico album si dipana su circa 50 minuti di ottimo Death Metal, sviluppato su nove tracce brutali, d’un impatto sonoro unico, genuino, diretto come un Pendolino, che non lascia scampo. Un sound mai ostico all’ascolto, semplice si, ma mai eccessivamente banale, che solo gli anni novanta hanno – ahimè – saputo dare. Zombies, gore, sangue, guerra, morte ovunque, crogiolano dai solchi dell’album, oggi fortunatamente di nuovo reperibile grazie ad alcune ristampe, tra cui quella della famosa Xtreem.
Dopo, una pseudo-reunion ed un demo, passato del tutto inosservato (Fragments del 1997) e nulla più. C’è chi parla ancora di una possibile attività o di un insperato ritorno: chi vivrà vedrà… come ci direbbe oggi Jimmy Fontana.

Discography:
Demo 1 – Demo – 1991
Presage to the Eternity – Demo – 1992
Swallow Swouming Mass – Full-length – 1993
Fragments – Demo – 1997

Line-up
Vincent Scheerman – Guitars, Vocals
Tim Roeper – Bass
Ed van Wijngaarden – Drums
C.W. Zwart – Guitars

https://www.youtube.com/watch?v=7IBnCb5nYrw

METEORE: ASGARD

Ottima e coraggiosa band di speed metal progressivo proveniente dalla Germania di fine anni ’80, autrice di un unico classico ingiustamente dimenticato.

Nel 1987, a Giessen, in Germania Ovest, si formarono gli Exray, che presto diventarono gli Asgard, un fantastico e promettente quintetto, che spingeva in una direzione nuova e progressiva la classica tradizione dello speed e del metal teutonico anni Ottanta.

Doti compositive ed esecutive non comuni portarono presto il gruppo al debutto sulla lunga distanza. Malgrado le qualità indiscutibili di Dark Horizons, i riscontri furono però minimi e solo da parte della critica più attenta. Gli Asgard, che si segnalavano anche per la bellezza dei testi (ispirati alla storia europea ed alle saghe vichinghe), furono costretti a sciogliersi e la loro rimase, quindi, una splendida meteora, a cui soltanto alcuni anni la Karthago ha reso giustizia con una doverosa ristampa laser, divenuta purtroppo anch’essa rara come il disco della band germanica. Dei membri di quest’ultima, solo il bassista Tomi Gottlich è rimasto nel giro della musica, entrando poi nei Grave Digger.

Tracklist
1- Rainbow Bridge
2- Hero’s Tears
3- Fighting ‘Em Back
4- Dark Horizons
5- Soldier’s Waltz
6- Back To You
7- Hungry Hearts
8- Riders of the Storm
9- The River

Line up
Olaf Dietzel – Vocals
Martin Winter – Drums
Tomi Gottlich – Bass
Jorg Gehlaar – Guitars
Andreas Puschel – Guitars

1988 – Metal Enterprises Records

METEORE: VIOLENT FORCE

Unico disco, di una band storica. Per chi ama Sodom, Assassin, Darkness, Living Death, Tankard, Possessed, Razor, Slayer, Vendetta e Dark Angel.

Tra il 1984 ed il 1985, nella città tedesca di Velbert, sorsero i Violent Force.

Nel 1985 la formazione finalmente si stabilizzò e il gruppo apparve sulla compilation Teutonic Invasion. Il thrash dei quattro ragazzi tedeschi cominciò a mietere consensi in patria. Dopo ben cinque demo, nel 1987 uscì infine Malevolent Assault of Tomorrow, esordio ed unico lavoro dell’act germanico, per la Roadrunner. Le speranze riposte dal quartetto si tramutarono presto in delusione: il disco, benché valido ed ottima espressione del più puro ed incontrastato speed-thrash made in Germany, non riuscì a farsi notare e si perse tra le molte altre produzioni dello stesso genere, in Europa centrale. Anche i testi, malgrado in apparenza ingenui, non erano da poco e trattavano problemi sociali e rischi legati al nucleare. Ma non fu abbastanza e giunse, immeritato, lo split. Oggi, possiamo riapprezzare questa meteora grazie alla ristampa della HR, sempre attivissima e da seguire.

Tracklist
1- Dead City
2- Soulbursting
3- Vengeance and Venom
4- MAOT
5- What About the Time After
6- Sign of Evil
7- Violent Force
8- The Night
9- Destructed Life
10- SDI

Line up
Lemmy – Vocals / Guitars
Stachel – Guitars
Hille – Drums
Waldy – Bass

METEORE: ASTAROTH

Tra le più oscure entità musicali di una Polonia appena uscita dagli anni della Guerra fredda: quattro musicisti ottimamente preparati che hanno lasciato un solo leggendario disco

Formatisi nel 1988, a Bielsko-Biala, i polacchi Astharoth si fecero notare ai festival Metal Battle e Metalmania, l’anno seguente.

Nel 1990, uscì il loro unico disco: un concentrato di thrash, sia tecnico sia violento, che non aveva veramente nulla da invidiare ai più quotati colleghi europei e americani, con liriche interessanti dedicate a sogni ed incubi degli esseri umani, differenti pertanto da quanto si proponeva, allora, a livello testuale. Gloomy Experiments – oggi finalmente ristampato, dalla Metal Mind, in tiratura limitata, a duemila copie (l’originale era andato presto esaurito e si era trasformato in una vera e propria chicca, per collezionisti) – rimase purtroppo una meteora. Il fatto di provenire geograficamente da un paese arretrato, che iniziava solo allora a rialzarsi, e la crisi che dal 1991 finì per investire tutto il movimento thrash a livello mondiale fecero cadere gli Astharoth nell’oblio. Non bastarono quattro demo, passati di fatto del tutto inosservati. La band si divise nel 1994: altri suoni andavano ormai per la maggiore. Ma fu una fine ingiusta e non meritata. Da rivalutare senza remore o dubbi.

Track list
1- Gloomy Experiments
2- Speed of Light
3- Obsession
4- Tool of Crime
5- Amnesia
6- Mirror’s World
7- Good Night My Dear
8- Insomnia
9- My Difference

Line up
Jarek Tatarek – Vocals, Guitars
Dorota Homme – Guitars
Witold Wirth – Bass
Dariusz Malysiak – Drums

METEORE: ABHORER

Da Singapore, una delle band culto che più ha influenzato gran parte della scena Black Death dell’Estremo Oriente. Un solo album all’attivo, nel lontano 1996, ma accessibili oggi, grazie anche a diverse produzioni postume.

Singapore certo non è la Scandinavia o gli Stati Uniti e neanche la Germania o il Regno Unito, e nemmeno appartiene alla cosiddetta Fascia Estrema Mediterranea, ma annovera comunque, nella sua storia musicale, insieme al Giappone, alcune tra le band – in ambito Death e Black – più “influencer” della scena mondiale.

Sicuramente non ricca quanto le succitate storiche terre natie del genere estremo, ci ha comunque “donato” band del calibro di Mutation, Hellghast (in ambito Death Metal), Demisor, Cardiac Necropsy e Vrykolakas (in ambito Brutal Death) Impiety, Nuctemeron e soprattutto Abhorer (in ambito Black Thrash).
Nati nel lontano 1987 come Tombcrusher, cambiarono nome solo l’anno successivo, divenendo appunto Abhorer. Con questo monicker uscirono con il demo Rumpus of the undead; cinque occulte tracce di Black Death/Thrash di stampo abbastanza europeo.
Ma il vero successo venne con l’uscita dello split album – oramai di culto – con i giapponesi Necrophile, partorito dalla altrettanto famosa Decapitated Records (l’autrice – per capirci – di Into the Drape dei Mortuary Drape e Passage To Arcturo dei Rotting Christ).
Dopo però un misterioso silenzio di ben tre anni escono con un ep ,Upheaval of Blasphemy, di due pezzi, la cui cover (un demonio che copula con una donna sopra un pentacolo) letteralmente, li estromette dalla scena locale; il governo di Singapore non permetterà mai più loro di esibirsi dal vivo in terra natia, etichettandoli come adoratori di Satana e condannandoli al Fuoco Eterno (che era poi quello che i quattro ragazzacci desideravano…).
Quindi, per niente scoraggiati, nel 1996 fanno uscire Zygotical Sabbatory Anabapt per l’olandese
Shivadarshana Records (Impiety, Liar Of Golgotha, Order From Chaos), che rimarrà purtroppo l’unico vero loro full-length. Quasi 35 minuti di puro Black Death Thrash senza compromessi, furia cieca, grezza e sporca fino al midollo.
Dopo più nulla (si sciolsero nel 1997), se non una serie di split postumi e compilation, più o meno autorizzate dalla band stessa, tra cui una molto discussa Unholy Blasphemer, uscita per Xtreem, di cui in realtà la band non ne sapeva assolutamente nulla. La label pare sia stata ingannata da un presunto ex componente della band che voleva spillare qualche dollaro…

Discography:
Rumpus of the Undead – Demo – 1989
Deride the Remedied / Rumpus of the Undead – Split – 1991
Upheaval of Blasphemy – EP – 1994
Zygotical Sabbatory Anabapt – Full-length – 1996
Upheaval of Blasphemy / Dissociated Modernity – Split – 1997
Zygotical Ecstacy- Split – 2013
Cenotaphical Tri-Memoriumyths – Compilation 2014
Aseance Profanus Duoblation – Split – 2017
Oblation II: Abyssic Demonolatries – Compilation – 2017

Line-up
Exorcist – Guitars
Crucifer – Vocals
Imprecator – Bass
Dagoth – Drums

METEORE: EXORCIST

Primo ed unico disco di una band misteriosissima, dietro la quale si celano in realtà gli statunitensi Virgin Steele (i nomi dei componenti degli Exorcist sono del resto palesi pseudonimi).

ExorcistNightmare Theatre

L’uscita di questo disco nel 1986 venne subito accompagnata dalla voce secondo la quale dietro alla band degli Exorcist (che in effetti nessuno aveva visto in faccia e che non si esibivano dal vivo), si celassero in realtà i newyorkesi Virgin Steele, campioni dell’epic metal e dell’hard rock più cromato di gran classe desiderosi di misurarsi con un album thrash, allora al culmine della popolarità, specie in America. La biografia ufficiale degli Exorcist affermava soltanto che il quartetto proveniva dalle terre canadesi. Da parte sua, il vocalist dei Virgin Steele, il cantante e tastierista David De Feis, non fece altro che negare ogni forma di coinvolgimento suo e dei suoi compagni d’arme. Tutti, peraltro, si convinsero della cosa, che oggi viene in buona sostanza data per assodata. Le coincidenze, d’altra parte, non erano poche: ambedue le band appartenevano alla scuderia della Cobra, erano prodotte da De Feis stesso e impiegavano il medesimo studio di registrazione, il Sonic Sound. Inoltre, dopo che Nightmare Theatre fu stampato, gli Exorcist scomparvero nel nulla: una vera meteora, insomma. Lo sfogo thrash dei Virgin Steele, ristampato giusto un anno fa dalla HR Records in edizione doppia, è da riascoltare: un thrash assai oscuro e tetro, non distante da certo horror metal di qualità, intriso di atmosfere dark e con una gran dose di occulta ferocia sonora. Detto altrimenti: un classico, con titoli e testi degni delle evil stories di King Diamond.

Track list
1- Black Mass
2- The Invocation
3- Burnt Offerings
4- The Hex
5- Possessed
6- Call For the Exorcist
7- Death By Bewitchment
8- The Trial
9- Execution of the Witches
10- Consuming Flames of Redemption
11- Megawatt Mayhem
12- Riding to Hell
13- Queen of the Dead
14- Lucifer’s Lament
15- The Banishment

Line up
Damian Rath – Vocals
Marc Dorian – Guitars
Geoff Fontaine – Drums
Jamie Locke – Bass

METEORE: MIASMA

Una grande band che avrebbe potuto aspirare all’Olimpo del Death Metal europeo, e sedere a fianco dei connazionali Disastrous Murmur e Pungent Stench. Grandi capacità tecniche, prefetto connubio tra melodia e brutale assalto sonoro, rendono l’album Changes una perla imperdibile.

I viennesi Miasma si formarono nel lontano 1990 dalla fusione di due band: gli Evil Tale e i Caldera.

Gli Evil Tale realizzarono un solo demo tape di discreto thrash metal, Mountains of Madness, di chiara ispirazione teutonica, mentre i Caldera nascevano dalle ceneri della grindcore band Digested Corpse. La prima apparizione dal vivo dei Miasma fu durante un festival tenutosi la vigilia di Natale del 1990, presso il piccolo locale viennese Graffiti. A marzo del 1991 uscì il loro primo lavoro, Godly Amusement, un demo di 4 tracks di discreto death metal. Iniziò così la loro carriera fatta di pochi alti e molti bassi, e di diversi split-up e successive reunion. Vennero alla ribalta grazie ad alcuni show con alcune band già famose di quel tempo, (aprirono per Unelashed e Pungent Stench, e successivamente – sempre nel 1991 – per Ulcerous Phlegm, Disastrous Murmur e Disharmonic Orchestra). Furono così successivamente contattati dalla Turbo Music tedesca, che però preferì alla fine mettere sotto contratto gli allora emergenti Asphyx. La grande voglia di uscire con un full length fu premiata solo l’anno successivo, grazie all’interesse della concittadina Lethal Records (Acheron, Eminenz, Hellwitch, Belial e Disastrous Murmur, per citare alcune band del roster); il 5 ottobre 1992 usci così Changes, favoloso album death metal di chiara matrice europeo/teutonica che ebbe allora un discreto successo grazie anche a tournée con band del calibro di Evil Dead, Laaz Rockit, At The Gates e Therion (da alcune date ne scaturì anche un live – Liepzig – sempre datato 1992). L’anno successivo usci il loro ep Love Songs, poco prima del loro primo scioglimento. Riunitisi nel 1995, fecero uscire il demo omonimo, per poi sciogliersi immediatamente dopo. Ancora una reunion dieci anni dopo, che vide unicamente alcuni loro show in terra natia, per poi decretare lo split-up definitivo (almeno secondo quanto dichiarato dal bassista Johannes Attems).

Discography:
Godly Amusement – Demo – 1990
Live Leipzig – Live album -1992
Changes – Full-length – 1992
Love Songs – EP – 1993
Miasma 1995 – Demo – 1995

Line-up
Ares Cancer – Guitars
Gerhard “Gorehead” – Vocals
Johannes Attems – Bass

METEORE: DEMILICH

Un disco leggendario capace di sfidare le grandi band d’oltreoceano e una band che, pur essendo ancora saltuariamente attiva live, non ha più prodotto altro. Da riscoprire e amare incondizionatamente.

Questa band finlandese ha rappresentato, nel 1991, anno del demo Regurgitation of blood, un unicum nel panorama death nordeuropeo, formata da musicisti che non avevano voglia di rimanere banali o ancorati agli stilemi in voga, ma volevano osare e miscelare sonorità tra le più varie, fossero esse death, jazz, fusion o dissonanze varie.

Quattro musicisti senza particolare passato nel 1990 ma con la volontà di creare qualcosa che ancora oggi appare di sicuro antesignano di molte techincal death band e, allo stesso tempo, capace di “sfidare” gruppi d’oltreoceano come Atheist, Gorguts ai tempi all’apice della loro forma musicale. Una storia breve, durata fino al 1993 con l’uscita del loro unico full length Nespithe che ha assunto nel tempo un’aura leggendaria e che, purtroppo, non ha mai avuto un seguito. Brutalità nel growl gutturale unico di Antti Boman, chitarre che si attorcigliano in riffage complessi, articolati ma sempre funzionali all’interno delle songs, drumming cangiante e variegato In trentanove minuti si compie l’epopea di questo album contorto ma intelligibile che necessita della giusta pazienza per essere assimilato e compreso, difficile da descrivere a parole per l’atmosfera particolare, quasi aliena per quei tempi ma non solo. Un parto unico di menti geniali che verrà ristampato dalla Svart Records nel gennaio 2014, per la celebrazione del ventennale con in aggiunta un secondo cd con tutti i demo precedenti a Nespithe e tre brani inediti.

Regurgitation of Blood – Demo 1991

The Four Instructive Tales …of Decomposition – Demo 1991

…Somewhere Inside the Bowels of Endlessness… – Demo 1992

The Echo – Demo 1992

Nespithe – Full-length 1993

20th Adversary of Emptiness – Compilation – 2014

Em9t2ness of Van2s1ing / V34ish6ng 0f Emptiness – Compilation – 2018
Line up
Mikko Virnes – Drums
Antti Boman – Guitars, Vocals
Aky Hitonen – Guitars
Jarkko Luomajoki – Bass

Meteore: SKEPTIC SENSE

Gruppo di culto del techno-thrash tedesco, tra gli antesignani del prog metal più intricato e teatrale in più punti. Per quanti apprezzano Watchtower, Target, Psychotic Waltz e primissimi Sieges Even.

Pensiamo tutti sappiano cosa sia una meteora. Un corpo celeste che entrando nella nostra atmosfera si incendia a causa dell’attrito e con elevata velocità passa alla nostra vista seducendoci con la sua bellezza per poi scomparire. La meteora può passare accanto al nostro pianeta senza impattarlo mai, in alcuni casi può anche creare sconvolgimento e panico colpendolo. In senso musicale molte ne sono cadute ed a volte ancora ne cadono sul pentagramma della storia della musica. Questa rubrica vuole essere uno strumento astronomico in grado di individuarle e permetterci di analizzarle, catalogarle per capire se saranno in grado di colpirci oppure solamente sfiorarci per poi morire.

SKEPTIC SENSE

Tra le meteore del thrash più tecnologico, possiamo di certo annoverare i tedeschi Skeptic Sense. Il quintetto della Germania meridionale, con base a Meckenbeuren, nel Baden-Wurttemberg, si formò nel 1988, dalle ceneri degli Sluggard, e sin dai primi due demo, Demonstration (1990) ed Harmony of Souls (1991) mise in mostra uno stile complicatissimo, persino troppo, infarcito di tempi dispari e cambi di tempo repentini, sorretto da una tecnica a dir poco mostruosa (si ascolti al riguardo quanto fa la sezione ritmica, degna di certa fusion più rock). Gli Skeptic Sense realizzarono un solo disco, Presence of Mind, forte di otto brani, velocissimi e molto articolati, quasi senza pause. Il successo, tuttavia, non arrise loro e si sciolsero l’anno successivo. A nuocergli, furono certamente le difficoltà che la loro musica ispirava negli ascoltatori: troppo thrash per chi ascoltava il neonato metal prog e troppo progressivi per chi veniva dal thrash teutonico. Il triste destino dei pionieri che si muovono sul confine tra i generi, con intelligenza e preparazione. Un vero peccato, perché questa meteora – adesso ristampata su compact, assieme ai due nastri precedenti, dalla Divebomb (The Anthology è il titolo) – meritava un’altra e ben migliore sorte. Membri della band hanno poi militato, senza troppa fortuna, in poco note entità minori connazionali (Strike, Entente e Varix).

Tracklist
1- Structures of Interruptions
2- Harmony of Souls
3- Human Indulgence
4- Raped
5- Downfall
6- Norm Always Wins
7- Last Moments
8- Capital Punishment

Line up
Cornelius Halder – Vocals
Peter Sugg – Guitars
Stephen Thumm – Guitars
Joachim Klinkosch – Drums
Jurgen Knorble – Bass

METEORE: PHLEGETON

Precursori della attuale scena finnica, i Phlegeton sono da riscoprire per godere appieno della loro grande capacità compositiva e delle loro ammorbanti atmosfere.

Penso tutti sappiano cosa sia una meteora. Un corpo celeste che entrando nella nostra atmosfera si incendia a causa dell’attrito e con elevata velocità passa alla nostra vista seducendoci con la sua bellezza per poi scomparire. La meteora può passare accanto al nostro pianeta senza impattarlo mai, in alcuni casi può anche creare sconvolgimento e panico colpendolo. In senso musicale molte ne sono cadute ed a volte ancora ne cadono sul pentagramma della storia della musica. Questa rubrica vuole essere uno strumento astronomico in grado di individuarle e permetterci di analizzarle, catalogarle per capire se saranno in grado di colpirci oppure solamente sfiorarci per poi morire.

PHLEGETON

Da considerare come pioniera della scena finnica, la band proveniente da Joensu (FIN) è ancora “on hold”, ma è stata veramente attiva dal 1989 con una serie di demo, un EP (Fresco Lungs, 1991) e uno split con Tormentor, Atrocious, Funebre sempre dello stesso anno. Preso il nome da uno dei cinque fiumi infernali qu,esti artisti hanno inglobato nel loro sound nobili derive death (Morbid Angel, Death), influenze thrash e techno thrash (Slayer, Pestilence) e un gusto melodico “weird” per un risultato che ai tempi dimostrò personalità e assoluta qualità con brani medio lunghi dallo sviluppo cangiante e con un grande suono di chitarra. Di assoluto interesse la compilation doppia Drifting from the crypt edita nel 2010 dalla etichetta Xtreem, contenente ogni nota registrata dalla band. Togliamo la polvere da questa gemma perduta ricordando anche che il loro leader Lasse Pyykko oggi suona con gli Hooded Menace, nome di punta del panorama doom death europeo.

Discografia
– Fresco Lungs (1991) mini
– Split (1991) with Tormentor / Atrocious / Funebre
– Drifting From the Crypt (2010) collection

https://www.youtube.com/watch?v=7va9PRZYbsU

METEORE: MESTEMA

I fratelli sfortunati di Massacra e Mercyless. Breve apparizione di 4 anni sulla scena Death Transalpina e 4 demo di ottima fattura. Scioltisi troppo presto e senza alcuna produzione su vinile. Da ricordare per conoscere meglio la scena Death Metal francese di allora.

Penso tutti sappiano cosa sia una meteora. Un corpo celeste che entrando nella nostra atmosfera si incendia a causa dell’attrito e con elevata velocità  passa alla nostra vista seducendoci con la sua bellezza per poi scomparire. La meteora può passare accanto al nostro pianeta senza impattarlo mai, in alcuni casi può anche creare sconvolgimento e panico colpendolo. In senso musicale molte ne sono cadute ed a volte ancora ne cadono sul pentagramma della storia della musica. Questa rubrica vuole essere uno strumento astronomico in grado di individuarle e permetterci di analizzarle, catalogarle per capire se saranno in grado di colpirci oppure solamente sfiorarci per poi morire.

MESTEMA

I Mestema, combo francese nato nel 1988, sono quello che di più si avvicinerebbe ai divini connazionali Massacra, avessero solo avuto un po’ più di fortuna e non si fossero fermati alla demo, come unica loro produzione. Autori di un ottimo Death Metal di tipico stampo transalpino, “spalmato” su 4 demotapes, i Mestema ebbero davvero vita breve. Unicamente 4 anni “on the road” e poi più nulla. Ci lasciano in eredità 4 nastri, tra cui The way of stupidity, forse la demo che riscosse a quel tempo i maggiori successi (era il 1991). Nel combo unicamente Pierre Lopez (basso e voce) David Kempf (batteria) vantano qualche partecipazione di rilievo in band note: Mr. Lopez in “Sure to be sure” dei francesi Mercyless (album del 2000) e Mr. Kempf in C.O.L.D. sempre della band di Max Otero (siamo nel 1996) e una breve collaborazione con i Neoclassici Dark Ambient parigini Elend (ma nessuna attiva partecipazione come strumentista, anche perché questi ultimi non utilizzano batteria…).

Discography:
Horrifying Sight – Demo – 1990
Horrifying Sight / The Way of Stupidity Split Demo – Demo – 1991
The Way of Stupidity – Demo – 1991
Mestema – Demo – 1992

Line-up
Pierre – Bass, Vocals
David – Drums
Thierry – Guitars
Christian – Guitars, Vocals

https://www.youtube.com/watch?v=74NKphfxhkk