Hornwood Fell – Hornwood Fell
Per gli Hornwood Fell un esordio positivo, all’insegna di un black dal sapore antico ma non per questo necessariamente anacronistico.
Per gli Hornwood Fell un esordio positivo, all’insegna di un black dal sapore antico ma non per questo necessariamente anacronistico.
Snuff // Hiroshima convince pienamente mostrando una band capace di proporre un lavoro piuttosto scorrevole, nonostante un genere musicale ed un contenuto lirico ben lungi dal potersi considerare “leggeri”.
I Deadly Carnage ci regalano un lavoro maturo, che trasuda di umori antichi senza per questo apparire obsoleto, in virtù di una rara sensibilità compositiva.
Chi volesse ascoltare ancora del black capace di unire melodia, ferocia e tecnica sopraffina, provi a distogliere lo sguardo dai soliti nomi, invero piuttosto imbolsiti, dando una possibilità ai Dunkelnacht.
Puntano al bersaglio grosso gli Hiss From The Moat, con questo loro primo album, sicuri di avere le carte in regola per far breccia nei cuori neri dei fans estremi europei e, vista la qualità del lavoro, condividiamo con loro questa certezza.
Alla fine dell’ascolto rimane comunque la sensazione che la band di Cruelty And The Beast sia ancora fonte di ispirazione per il gruppo, ma il mio dubbio semmai è un altro: siamo proprio sicuri che oggi i Cradle Of Filth riuscirebbero a fare di meglio?
”Blessed He With Boils” è un lavoro che racchiude talento, ambizione, visionarietà e la capacità di assimilare le influenze più disparate per creare un qualcosa che francamente non capita di ascoltare con grande frequenza.
“A Portrait Painted By The Sun” è un lavoro destinato a crescere in maniera esponenziale ad ogni passaggio nel lettore
Seelenspiegelsplitter si rivela un lavoro riuscito, a conferma delle buone doti già evidenziate dai nostri con il precedente “Sarkomand”
“Viginti Quinque Annis In Scaena” contiene un’ora di musica ruspante , messa su cd così come è stata suonata senza ricorrere a trucchi da studio.
Musica senza tempo, capace di ricondurci al nostro naturale status di ospiti del pianeta, che più ci si addice rispetto a quello di usurpatori di un regno che non ci appartiene.
“Fragments: A Mythological Excavation” è uno split album, nato dalla collaborazione tra le due label tedesche Prophecy Productions e Vàn Records, che vede impegnate due band forse non troppo conosciute dalle nostre parti ma sicuramente di grande spessore artistico.
Le variazioni sul tema sono pressoché inesistenti, Ornias conduce la sua macchina infernale verso un’apocalisse ineluttabile, senza sorprendere né deludere, semplicemente continuando a proporre con coerenza e competenza la propria musica e senza svendere malignità in versione plastificata.
“In the Presence of Death” si rivela un esempio di black-death credibile e da ascoltare con senza alcuna remora.
I Nocte Obducta del 2013 hanno poco a che vedere con quelli dello scorso decennio ma la loro trasformazione in una band dalle sonorità più intimistiche ed eleganti, non significa necessariamente un sensibile abbassamento del livello qualitativo della proposta
Gli Aosoth hanno raggiunto uno status invidiabile grazie a una discografia costellata di album convincenti all’insegna di un black avanguardistico di non facile fruizione ma di grande profondità e consistenza.
Dopo tre dischi nel segno di un funeral doom dai tratti atmosferici, i The Howling Void decidono di esplorare nuove strade con il chiaro intento …
Zgard è un progetto pagan black metal del prolifico musicista ucraino Yaromisl, che con Astral Glow giunge al terzo disco in poco più di un anno.
Curioso split album che vede impegnate due band piuttosto lontane tra loro per estrazione geografica e musicale.
Il “depressive-blackgaze” proposto dai Dreariness si dipana in maniera naturale mantenendo sempre viva la tensione emotiva.