Bong – Thought And Existence
Un disco che è un rito, un rito antico che abbiamo seppellito sotto montagne di false credenze, e non si parla di dei, ma dell’unico dio al quale parla Thought And Existence : il nostro cervello che vuol tornare verso le stelle.
Formalist – No One Will Shine Anymore
Il contributo portato dal background dei singoli musicisti va ben oltre un ideale somma degli addendi, assumendo le sembianze di un sound personale al quale si può attribuire senza alcuna remora il marchio Formalist.
Premarone – Das Volk Der Freiheit
A due anni dal bello e tenebroso Obscuris Vera Involvens, arriva un disco che lascerà spiazzate anche le menti più aperte, e potrebbe essere facilmente l’uscita dell’anno italiana nel campo della musica pesante e pensante.
NONSUN – Black Snow Desert
Ben dosato ed equilibrato in tutte le sue componenti ed ottimamente eseguito, Black Snow Desert è frutto di un talento compositivo che scongiura il ricorso a soluzioni sonore infinite e prive di alcuno sbocco.
Dirge – Alma Baltica
Pochi dischi hanno la forza sonora ed immaginaria di questo lavoro, che ha al suo interno una frequenza di fondo come la terra, poiché Alma Baltica è un organismo vivo. Forse non sarebbe corretto parlare di musica, bensì di ciò che provoca dentro e fuori di noi.
Pissboiler – In The Lair Of Lucid Nightmares
I Pissboiler possiedono un’indole irrequieta che li porta ad esplorare territori contigui al funeral con grande proprietà e fluidità.
Uruk – I Leave A Silver Trail Through Blackness
Gli Uruk sono quanto di meglio possiate trovare nell’ambient drone e travalicano i generi, perché parlano un linguaggio universale, questa musica è ricerca, vita e morte, inizio e fine.
Monarch – Never Forever
Ancora una buona prova da parte dei Monarch, gruppo culto di extreme doom europeo: convinti della loro arte ci regalano un’opera intensa, avvolgente nel suo drone-doom.
Lento – Fourth
I Lento sono un magnifico vortice che ti attrae al suo interno, un’ipnosi musicale che non vorresti finisse mai, rompono i confini dei generi e fluttuano inesorabilmente attraverso dimensioni diverse, mondi persi dentro al nostro io. Fourth è un disco da ascoltare e riascoltare all’infinito per poterne conoscere almeno la maggior parte dei sentieri, delle […]
Theta – Obernuvshis’
Pur essendo di natura totalmente strumentale, se si fa eccezione per le voci campionate che si susseguono nei diversi brani, l’album non possiede alcuna delle controindicazioni che sovente accompagnano tale scelta: qui la musica si prende la scena con decisione ed il rischio di vederla scivolare via senza lasciare alcuna traccia è scongiurato.
La Cuenta – La Confessione di Antonius Block
Un lavoro magnifico, di grande impatto sia dal punto di vita musicale sia da quello prettamente concettuale, e capace di restituire in toto, quasi ne fosse la colonna sonora, le atmosfere cupe e l’inquietudine magistralmente evocate da Bergman con Il Settimo Sigillo.
Paolo Spaccamonti/Paul Beauchamp – Torturatori
Beauchamp e Spaccamonti dipingono in gran bell’affresco con molti colori e con una bellissima vibrazione di fondo, per un disco che è molte cose e che è anche molto semplicemente grande musica fatta da due sensibilità affini.
Hjarnidaudi – Psykostarevoid
Psykostarevoid offre una visione del doom che non ha nulla di rassicurante, rovistando incessantemente tra le viscere con il suo incedere distorto e fragoroso.
Ornaments – Drama
Drama è un disco che vive, ed è una vita affascinante, piena di dolore e quindi vera, perché la vita è sofferenza, i greci lo avevano capito, e anche gli Ornaments.
Demikhov – Experimental Transplantation of Vital Organs
Experimental Transplantation of Vital Organs è un concentrato di musica rigorosamente strumentale, consacrata al disturbo dei padiglioni auricolari grazie al suo mix di drone, sludge, postmetal e progressive.
Sepvlcrvm – Vox In Rama
Il rito dei Sepvlcrvm è un convolgere piani diversi della nostra esistenza.
Abbotoir – Reclaim
Una proposta migliorabile ma che già oggi risulta sicuramente intrigante oltre che coraggiosa.