Ciconia – Winterize

L’affascinante bootleg che accompagna il cd ci mostra attimi di vita di un borgo perso tra le montagne delle Sanabria, nella Spagna nordoccidentale molti anni fa: sono immagini poetiche di gente semplice assolutamente fuori dal nostro modo di vivere, mentre la musica descrive note progressive tra l’armonia suadente ed intimista che fuoriesce dagli strumenti acustici e l’irruenza del metal più sofisticato, ma a suo modo aggressivo, così da conferire all’album umori diversi tra bianco e nero, luce ed ombra, semplicità e complessità.

Winterize è il secondo lavoro degli spagnoli Ciconia (il primo album The Moon Sessions è targato 2014), band proveniente da Valladolid, il sound proposto è un rock/metal strumentale ed influenzato da esponenti diversi del fare musica progressiva, passando dal classico sound alla Liquid Tension Experiment, a quello più oscuro degli Opeth, fino a raggiungere intimisti lidi rock dove ad aspettarci ci sono Porcupine Tree ed Anathema.
Più di un’ora di musica in cui gli strumenti creano le atmosfere cangianti di cui sopra, Winterize risulta una lunga suite divisa in dieci capitoli, tra maschia e tecnicamente ineccepibile elettricità e momenti di ottime soluzioni acustiche dal sapore folk, ma dure nel loro mood, come la vita in montagna.
La musica del trio spagnolo (Jorge Fraguas al basso, Javier Altonaga alla chitarra e Aleix Zoreda alle pelli) si specchia poco nel tecnicismo, lasciando al valore del songwriting tutti i pregi di quest’opera strumentale, che risulta ostica solo per la lunga durata e l’impegno che l’ascoltatore deve assolutamente mettere sul conto al primo approccio con la musica in essa contenuta, ma che diventa perfettamente leggibile man mano che gli ascolti si intensificano.
Limbus, The Forgotten e i sedici minuti conclusivi della mini suite Towards the Valley si compongono dei migliori momenti del disco, un album che, pur tra qualche imperfezione (alcune slegature tra le varie atmosfere), convince e lascia nell’ascoltatore la sensazione di essere al cospetto di una band con ancora molti margini di miglioramento.

TRACKLIST
1. Snowfields
2. Eloina’s Inn
3. Limbus
4. Scarsman
5. The Forgotten
6. A Wolf Never Comes Alone
7. Reel of Trevinca
8. Forestwalk
9. Fiadeiro
10. Towards the Valley

LINE-UP
Jorge Fraguas – Bass
Javier Altonagae – Guitars
Aleix Zoreda – Drums

CICONIA – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 173 – Sothoris, Gjallarhorn’s Wrath,Vígljós
    by Massimo Argo on 31 Ottobre 2025 at 14:18

    Puntata interamente metallica, si parte con il black\death dei polacchi Sothoris, si continua con i catalani Gjallarhorn’s Wrath e il loro black metal sinfonico, per finire a Basilea con gli apicoltori balck metal Vigljós.

  • Soul Sugar meets Dub Shepherds – Blue house rockin’
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 18:29

    Soul Sugar e i Dub Shepherds confezionano un prodotto quasi perfetto, piacevole, sensuale e musicalmente ricchissimo, dove il levare esplora e si connette con altre dimensioni musicali, mostrando che alla fine è la buona musica che scalda e fa bene la cosa più importante, al di là delle etichette e dei recinti musicali.

  • The Queen Is Dead Volume 172 – The Other, Sir Richard Bishop
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 10:16

    The Other, Sir Richard Bishop, Horrorpunk da un gruppo storico del genere, e chitarre tra gli Usa e l'India.

  • James Senese
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 7:57

    Tributo a James Senese, sassofonista leggendario e simbolo della musica napoletana. Dalle origini difficili ai Napoli Centrale, dalle collaborazioni con Pino Daniele a una carriera solista rivoluzionaria: biografia, discografia e ricordo di un gigante della musica italiana.

  • Hannah Jadagu – Describe
    by Leonardo Pulcini on 29 Ottobre 2025 at 17:53

    Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »