Circle II Circle – Reign Of Darkness

E dopo Chris Caffery, rieccomi qui alle prese con un altro membro della famiglia Savatage : Zachary Stevens ed i suoi Circle II Circle.

Non sono poi così distanti i primi passi del gruppo americano che esordì dopo lo spilt dei Savatage nel 2003, con il bellissimo Watching In Silence, eppure siamo già al settimo lavoro, non pochi di questi tempi e sempre dotati di un’appeal ed una qualità di alto livello.
Ho sempre considerato Stevens un grande vocalist, potente ed espressivo, magari un po’ sottovalutato, ma importantissimo nello sviluppo del sound, nella seconda parte di carriera
della band del Mountain King, quella sinfonica e progressiva, la sua voce ben si adattava alla musica del gruppo statunitense, anche quando, come negli ultimi lavori, duettava con il redivivo Oliva, tornato a guidare la band dal capolavoro Dead Winter Dead.
I Circle II Circle, specialmente nei primi lavori, si erano allontanati da quel tipo di sound per un approccio più in your face, diventando album dopo album, una delle migliori heavy/power band d’oltreoceano, almeno per quanto riguarda il metal classico.
Da un po di anni Zack è tornato a fare l’occhiolino alla band madre, specialmente negli arrangiamenti e nell’uso di splendide orchestrazioni e già il precedente e notevole Seasons Will
Fall, raggiungeva picchi qualitativi che si avvicinavano non poco all’oscura e drammatica magniloquenza dei Savatage.
Reign Of Darkness riesce ad essere un’ottima via di mezzo, alternando stupende parti pianistiche ed ottime orchestrazioni, a cavalcate metalliche di power/U.S metal, come solo chi ha vissuto al fianco della famiglia Oliva può permettersi di suonare a livelli così alti.
Band formata come sempre da musicisti dall’alto spessore tecnico, con l’accento sull’ottima performance del tastierista Henning Wanner, ed una raccolta di songs che, in meno di cinquanta minuti soddisfano tutti i fans, sempre attenti ad ogni uscita che riguarda i protagonisti che gravitano intorno al mito Savatage.
Così già dall’intro orchestrale e all’opener Victim Of The Night, il salto nel power metal statunitense, impreziosito da nobili aperture pianistiche e bordate di U.S. metal classico è
assicurato: la sezione ritmica potente e durissima si scontra con bellissime parti classiche, col tono teatrale e drammatico marchio di fabbrica del gruppo, ed una manciata di brani sopra la media come Untold Dreams, Ghost Of The Devil (la più vicina al marchio Savatage di tutto il lotto), Deep Within e Sinister Love.
Stevens come al solito incanta: drammatico, passionale e profondo, la sua interpretazione è sempre una spanna sopra alla media dei vocalist del genere, riuscendo a dare un’anima ad ogni brano che dalla sua voce prende respiro, si nutre e vive tra luce e buio.
Reign Of Darkness risulta così un altro cd da includere nella vostra raccolta, aspettando una reunion che non sembra così lontana, dopo la spettacolare esibizione al Wacken e le dichiarazioni dei protagonisti, nel frattempo godiamoci questo ottimo lavoro.

TRACKLIST
01. Over-Underture
02. Victim Of The Night
03. Untold Dreams
04. It’s All Over
05. One More Day
06. Ghost Of The Devil
07. Somewhere
08. Deep Within
09. Taken Away
10. Sinister Love

LINE-UP
Zak Stevens – Lead Vocals
Mitch Stewart – Bass/Vocals
Christian Wentz- Guitars/Vocals
Bill Hudson – Guitars/Vocals
Henning Wanner – Keyboards/ Vocals
Marcelo Moreira – Drums

CIRCLE II CIRCLE – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Jacket Burner – Eat shit + die
    by Reverend Shit-Man on 27 Dicembre 2025 at 23:47

    “Dieci nuovi brani ricolmi di odio, sporcizia e volgarità, più cattivi e in-your-face che mai, per il vostro dis-piacere!“ Viene così descritto “Eat shit + die“, il secondo long playing di Jacket Burner (che aveva già esordito l’anno scorso sulla lunga distanza con “Terminal depression“, uscito sulla benemerita label teramana Goodbye Boozy) punk rocker dall’identità

  • Wasted Pido – Same shit everywhere
    by Reverend Shit-Man on 26 Dicembre 2025 at 23:51

    Avete presente le scene dei minuti iniziali del classicone horror “La notte dei morti viventi” di George Romero, in cui i due fratelli arrivano in un cimitero, in visita alla tomba del padre e, dopo l’iniziale spavalderia cazzeggiante, vengono improvvisamente inseguiti e assaliti da uno zombie (che attacca e tramortisce Johnny, trasformatosi poi anch’egli in

  • Muck & the Mires – Tripping out on Love / Let’s Kiss and Make Up Tonight 7″
    by Il Santo on 24 Dicembre 2025 at 19:54

    Recensione del 7" dei Muck & the Mires per Rogue Records: lato A beat alla Yardbirds, lato B power pop brillante. Piccola spesa, resa top.

  • Come rovinare la playlist natalizia – piccola guida per rocker bastardi
    by Claudio Frandina on 24 Dicembre 2025 at 16:43

    C’è sempre un momento, tra l’antipasto e il secondo, in cui qualcuno dice: “Mettiamo un po’ di musica natalizia?”. È lì che si decide chi sei davvero. Se accetti Michael Bublé, hai perso. Se invece sorridi, annuisci e inizi a sabotare la playlist dall’interno, allora sei dei nostri.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »