D.A.M – Premonitions

Continua senza freni il percorso musicale di Guilherme De Alvarenga e i suoi D.A.M, dopo i fasti seguiti all’uscita di due ottime opere come l’ep Phantasmagoria ed il full length The Awakening.

La band brasiliana ha vissuto un crescendo qualitativo entusiasmante, iniziato nel 2013 con l’ep Possessed ed il primo full lenght Tales Of The Mad King, ed in poco tempo è arrivata ad uno status molto alto per un gruppo underground, confermandosi a suon di esplosivo power/melodic death metal come una delle realtà più interessanti del genere.
Rigorosamente autoprodotto, anche questo nuovo ep conferma il talento del gruppo verde oro e del suo leader, aiutato come sempre dal buon Edu Megale, alla sei corde e dal bassista Caio campos, più un paio di graditi ospiti come Jéssica Delazare, singer sulla bellissima Untouchable, così come Marina Guimarães alle prese con i cori.
Premonitions, prodotto dallo stesso De Alvarenga con l’aiuto di David Fau, potrebbe tranquillamente essere considerato un full length, visto la durata che sfiora i quaranta minuti e la qualità delle songs di cui è composto.
Ancora una volta il gruppo ci delizia con una scarica di death metal melodico, dove il synth di De Alvarenga fa il bello ed il cattivo tempo, le ritmiche veloci, le atmosfere oscure, il growl straripante e quelle cavalcate dal sapore neoclassico, tanto care alla band, ci trasportano nel mondo fatato, ma pericolosissimo dei D.A.M.
Grande partenza con la titletrack, dieci minuti di scale vorticose alla velocità della luce, dove il gruppo si ripresenta all’ascoltatore mettendo sul piatto tutto il suo credo musicale, composto da metal classico ed estremo, perfettamente bilanciati e uniti insieme da melodie dall’appeal straordinario.
L’alternanza tra furia death, potenza power, ed atmosfere mistiche ed oscure, danno modo di entrare in un altro mondo, come un’Alice nel paese delle meraviglie in versione horror.
Si passeggia in questo mondo parallelo, guardandoci intorno, mentre prima The Cage e poi la stupenda Untouchable ci travolgono con una tempesta di suoni metallici, mentre una musa ci avverte dei pericoli che incontreremo nel proseguimento del nostro peregrinare.
De Alavarenga da letteralmente spettacolo, le sue dita scivolano tra i tasti d’avorio a velocità proibitive, la tensione rimane altissima, i vari passaggi sono curatissimi e i cori in cleans donano quel gustoso tocco power, al quale la band non rinuncia neanche in queste nuove songs.
Chi segue iyezine, dovrebbe ormai conoscere i D.A.M, visto che li si segue dall’esordio, ma per chi non ha ancora avuto la fortuna di ascoltare la musica di Guilherme de Alvarenga ricordo che nel loro sound confluiscono i migliori, Children Of Bodom, Stratovarius e primi In Flames, il tutto elevato alla massima potenza melodica.
Changing the Directions e Frustration, chiudono alla grande questa ennesima prova di forza da parte di una band unica, una delle migliori nel genere, regalando nella song che chiude il lavoro atmosfere che ci portano al periodo settantiano, tra prog e accenni blues, il tutto in un contesto metallico che rimane aggressivo ed oscuro, un capolavoro.
Inutile dire che Premonitions è un album bellissimo che non può mancare tra gli ascolti dei fan del genere, un grande ritorno dopo il clamoroso full lenght di due anni fa.

TRACKLIST
1. Premonitions… (Under the Tree of Regrets)
2. The Cage (Breaking the Paradigms)
3. Untouchable (My Past Mistakes…)
4. Anorexic Dysphoria (AElegy for the Brainless)
5. Changing the Directions (Unresolved)
6. Frustration (Imprisoned Dreams)

LINE-UP
Edu Megale – Guitars
Guilherme de Alvarenga – Vocals, Keyboards
Caio Campos – Bass

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