Ma dietro le tende, il palco, anche se vuoto, c’è ancora. E qualcuno ha lasciato lì un vecchio pianoforte nero e una chitarra bianca avvolta di rose, entrambi apparentemente pronti per essere riutilizzati.
Si conclude così, di fatto, questo bellissimo racconto, un’avventura nel mondo delle sette note, un omaggio ad una delle più grandi e fondamentali band di cui il nostro genere preferito può vantarsi.
Me lo chiedevo da un bel po’: possibile che nessuno fosse interessato a scrivere un libro sui Savatage? Eppure la band fondata dai fratelli Oliva, ha scritto quanto di meglio il metal abbia potuto offrire, in termini di qualità, al mondo della musica, partendo dal classico power metal made in U.S.A. per trasformarsi strada facendo in una spettacolare orchestra capace di convogliando i suoni ruvidi del metal, la musica classica e il prog senza lasciare, nella sua storia, niente in quanto ad eccessi e tragedie.
Ci ha pensato fortunatamente Dario Cattaneo, una vita nel mondo metal, redattore per Metalitalia e collaboratore di Metal Maniac, nonché grande fan del gruppo floridiano.
Aiutato da Andrea Mariani, batterista della tribute band ufficiale, gli Strange Wings, nonchè roadcrew dei Jon Oliva’s Pain, lo scrittore ha finalmente reso giustizia ad un gruppo unico ed inimitabile, ponendo l’accento su quello che sono sempre stati i Savatage: una famiglia, un unico nucleo di musicisti, gravitanti intorno ai fratelli Oliva prima, e poi, dopo la tragica scomparsa dell’inimitabile axeman Criss, al duo di compositori formato da Paul O’Neill ed il Mountain King, Jon Oliva.
Una scrittura fluida e scorrevole fa in modo che la storia prenda forma come in una pellicola cinematografica, dalle prime esibizioni dei due fratelli, alla parentesi Avatar, un attimo prima che la leggenda prenda il volo, il giorno prima della messa in stampa dello storico Sirens e del cambio di monicker in Savatage.
Di qui in poi si entra dalla porta principale nell’universo dei fratelli Oliva: i vari album sono descritti perfettamente ma senza annoiare, come talvolta accade invece nelle biografie musicali.
I primi successi e gli eccessi del Mountain King, il flop del famigerato Fight For The Rock, le incomprensioni con la Atlantic, fino ad Hall Of The Mountain King ed all’incontro con Paul O’Neill.
Chris Caffery, Al Pitrelli, Jeff Plate, Jack Frost, Zachary Stevens, Alex Skolnick sono solo alcuni dei musicisti della Savalandia che si unirono al gruppo nel corso degli anni, sostituendo o collaborando con la formazione originale: l’autore racconta dei vari avvicendamenti in formazione con un tocco romanzato che affascina e tiene il lettore incollato alle pagine; la morte di Criss Oliva in un incidente stradale, la decisione di Paul e Jon di continuare, lasciando ad una formazione inusuale lo stupendo Handful Of Rain, e l’inizio della fase orchestrale, affidata a capolavori come Dead Winter Dead, The Wake Of Magellan e Poets And Madmen, ma di fatto già in embrione con l’altrettanto, bellissimo, Streets, sono descritti in modo molto professionale e corredati da schede in cui vengono raccontate le varie storie che formano questi concept, ormai passati alla storia.
Ma il mondo dei Savatage non finisce con il lungo silenzio della band: Cattaneo, nel finale, ci regala un’ulteriore panoramica su tutti i figli musicali della band madre, dai Doctor Butcher ai Jon Oliva’s Pain, dai Circle II Circle alla carriera solista di Chris Caffery, fino all’immensa Trans Siberian Orchestra, quella che, a detta dallo stesso Mountain King, è la nuova incarnazione dei Savatage.
Una band che ti entra dentro l’anima e non ti lascia più, l’unica che può vantare un innumerevole via vai di musicisti senza perdere un grammo della sua identità, troppo presto privata del grande talento di Criss Oliva, ma valorizzata dall’altrettanto mostruoso musicista e compositore che è il fratello Jon.
Il libro si conclude con la descrizione dell’evento al Wacken Open Air dello scorso anno, che vedeva la reunion dei Savatage con la formazione di The Wake Of Magellan suonare a fianco della Trans Siberian Orchestra, e la dettagliata discografia del gruppo compresi i vari progetti di cui abbiamo parlato.
Licenziato dalla Tsunami Edizioni, ormai punto di riferimento per la musica scritta, Dietro Il Siparo è, di fatto, una sorta di bibbia per ogni fan dei Savatage degno di questo appellativo, ed essendo io stesso un adoratore della musica del maestro Oliva, non mi rimane che ringraziare l’autore per questa suo esauriente omaggio … Still The Orchestra Plays!