Death The Leveller – Death The Leveller

E’ difficile oggi trovare qualcuno in grado di proporre il doom, nella sua veste più epica, in maniera così competente e sentita, e credo che non servano altri commenti o aggettivi per indurre chi ama il genere a fare proprio questo splendido ep.

Death The Leveller è una band di recente formazione, composta per tre quarti da musicisti facenti parte dei ben noti Mael Mórdha e con trascorsi e collaborazioni anche in altre due band guida della scena irlandese come Mourning Beloveth e Primordial.

Il sound che ne scaturisce non può, ovviamente, non racchiudere tutte queste diverse pulsioni, rivelandosi un doom epico e dal grande pathos che può ricordare a grandi di linee, per approccio complessivo, quello dei Procession, in particolare per la voce del cantante Denis Dowling, dallo stile non dissimile a quello di Felipe Plaza, anche se il tutto appare meno legato alla frangia più tradizionale del genere per spingersi verso atmosfere pervase da un’accorato senso di ineluttabilità, in ossequio ad un monicker ispirato dall’omonimo poema seicentesco di James Shirley.
L’ep omonimo (di durata pari se non superiore ad uscite classificate come full length) è composto di quattro lunghi brani che sono una vera benedizione per chi ama questa particolare versione del doom: in apertura, i Death The Leveller offrono il brano pubblicato come singolo qualche mese fa, A Call To Men of Noble Blood, emblematico del sound che si trova all’interno del disco, con le tonalità stentoree del vocalist a stagliarsi sopra un tessuto musicale robusto, lineare e sicuramente efficace in ogni suo passaggio.
A seguire, con Gone Forever Fixed cambiano di poco le coordinate, se non per un finale trascinante ed evocativo, riconducibile per pathos ai migliori Primordial.
Dai ritmi più rallentati ed avvolgenti è invece la splendida terza traccia , The Day Before The Night Of Broken Glass, che per intensità ed approccio non va a collocarsi così lontano da quanto offerto recentemente dai Mourning Beloveth, mentre la chiusura è affidata ad una altrettanto riuscita How To Break Pernicious Spells, con il suo incedere allo stesso tempo più plumbeo e drammatico.
E’ difficile oggi trovare qualcuno in grado di proporre il doom, nella sua veste più epica, in maniera così competente e sentita, e credo che non servano altri commenti o aggettivi per indurre chi ama il genere a fare proprio questo splendido ep.

Tracklist:
1. A Call To Men of Noble Blood
2. Gone Forever Fixed
3. The Day Before The Night Of Broken Glass
4. How To Break Pernicious Spells

Line up:
Dave Murphy – Bass
Shane Cahill – Drums
Gerry Clince – Guitars
Denis Dowling – Vocals

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