Vi sono creazioni umane che non invecchiano, ma che anzi con il tempo permettono di essere viste e comprese da differenti punti di vista non possibili nell’immediatezza dell’atto creativo.
Questo è il caso di A Quiet Land Of Fear, il disco dei Demetra Sine Die del 2012. I Demetra Sine Die sono un gruppo genovese ben oltre la media in quanto a creatività e resa musicale. Uno dei componenti è Marco Paddeu, che potete ascoltare in Morgengruss e Sepvlcrvm, uno dei migliori musicisti e menti pensanti della musica italiana degli ultimi anni. In combutta con Adriano Magliocco e Marco Fattore ha dato alla luce questo bellissimo disco nel 2012, che a distanza di quattro anni suona ancora benissimo, anzi è ancora più luminoso. Dentro questo disco ci sono fantastiche intuizioni, e diversi modi di leggere la musica pesante, e la presenza di un modo di fare musica unico e particolare, che cattura il cuore di chi ascolta. I Demetra Sine Die suonano musica che pulsa, partendo da una base grunge e post metal, per passare anche a fare ottimo rock altro, sempre con un progetto ed una forza avvolgente, e soprattutto molta poesia. A Quiet Land Of Fear è il preciso ritratto di ciò che è in realtà ciò che noi, respirando profondamente, chiamiamo vita. La paura è un motore primo, muove questo involucro di rocce, poiché come aveva ben capito Lovecraft, siamo puntini agli occhi di qualcosa più grande di noi. E allora questo disco assume un contorno di colonna sonora dei momenti che precederanno l’apocalisse, dove bruceremo all’interno del sole, come spiega l’ultima traccia. I Demetra Sine Die non hanno fretta, non ci deve essere mentre si imbastisce un reticolato sonoro curato fin nel minimo dettaglio, dove tutto lentamente si amalgama. Ogni nota del disco è distillata, e ha un senso, vi è la creazione della musica come negativo positivo del silenzio, che è l’antimateria più preziosa. Il gruppo genovese è un liquore che entra e ti scalda, dandoti l’energia necessaria per affrontare il giorno dell’ira. A Quiet Land Of Fear è un capolavoro che quattro anni dopo è sempre fantastico e si inserisce ancora meglio nella poetica di menti musicali che dovremmo tenerci ben strette.
TRACKLIST
1.Red Sky of Sorrow
2.Black Swan
3.A Quiet Land of Fear
4.0 Kilometers to Nothing
5.Ancestral Silence
6.Silent Sun
7.Distances
8.Inanis
9.That Day I Will Disappear into the Sun
LINE-UP
Adriano Magliocco
Marcello Fattore
Marco Paddeu