Demonic Resurrection – The Demon King

L’India regala band e gioiellini metallici ogni qualvolta il nostro sguardo ma, soprattutto, il nostro udito si rivolge verso il lontano paese asiatico.

I Demonic Resurrection non sono neanche dei novellini della scena metallica del paese, a ben vedere, e il loro debutto (“Demonstealer”) risale addirittura al 2000; per arrivare e prima di questo ultimo The Demon King hanno pubblicato altri due full-length, “A Darkness Descends” (2005) e “The Return to Darkness” (2010).
Il gruppo di Mumbai continua per la sua strada fatta di un black/death sinfonico sulla scia dei Dimmu Borgir, contaminato dal death progressivo alla Opeth, molto ben riuscito, suonato alla grande e dall’impatto devastante.
Il nuovo album, sempre per Candlelight, non sposta di una virgola le coordinate del gruppo e piacerà agli amanti dei generi estremi sopracitati, portando con sè lo spirito e le strutture che hanno fatto grandi le band di riferimento.
Le tastiere di Mephisto sono le protagoniste del sound della band, molto ben inserite nel contesto sonoro, il songwriting viaggia a ritmi veloci con pochi intermezzi per musicisti che vanno subito al sodo, intrattenendoci con la giusta cattiveria e buone idee.
Facing the Faceless, la title-track e Shattered Equilibrium sono le song che, ad un primo ascolto, mi hanno entusiasmato, ma il disco nel complesso gira che è un piacere, mantenendosi al di sopra della media nel genere proposto.
Non è la prima volta che incontro album cosi ben riusciti provenienti dall’India, probabilmente l’essere al di fuori dei circuiti europei o americani permette alle band di sviluppare il proprio credo musicale senza farsi condizionare troppo dalle mode del momento e andando dritte per la loro strada; i Demonic Resurrection ne sono l’ennesima prova: ottimi musicisti, produzione perfetta e composizioni che stupiscono per maturità e talento.
Ottime le parti in growl e riuscite anche quelle pulite ad opera di The Demonstealer, anche chitarrista, e perfetta la sezione ritmica, sia nelle sfuriate black sia nelle parti più cadenzate dal sapore death; l’elemento sinfonico è sempre presente, aggiungendo un tocco epico al sound di questo bellissimo lavoro e richiamando alla memoria un altro nome, magari meno famoso, come quello dei Bal-Sagoth, che hanno influenzato più gruppi di quanto si possa immaginare.
The Demon King è un lavoro assolutamente da ascoltare, un macigno di metal estremo sinfonico che vi stupirà.
Monumentale.

Tracklist:
1. The Assassination
2. Facing the Faceless
3. The Promise of Never
4. Death, Desolation and Despair
5. The Demon King
6. Architect of Destruction
7. Trail of Devastation
8. Shattered Equilibrium
9. Even Gods Do Fall
10. The End Paradox

Line-up:
The Demonstealer – Vocals, Guitars
Mephisto – Keyboards
Virendra Kaith – Drums
Ashwin Shriyan – Bass
Nishith Hegde – Guitars (lead)

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