Brutta bestia il power metal; dopo aver dominato il panorama, sopratutto in Europa, negli anni a cavallo del nuovo millennio, portato al successo da band che in quel periodo hanno sfornato capolavori a getto continuo, lo ritroviamo nel secondo decennio del duemila ancora una volta in stand by nelle preferenze di fan e addetti ai lavori, superato dal symphonic gothic metal.
Invero i nomi più importanti faticano ad arrivare ai livelli eccelsi di una quindicina di anni fa, ed allora ecco che il tanto bistrattato underground viene in soccorso regalando band e album notevoli, come questo bellissimo e ultimo lavoro dei milanesi Derdian. Per chi non conoscesse ancora il gruppo, ricordo che è attivo dal 2001 e che il primo full-length risale al 2004 con “New Era Pt.1”, disco che porta in dote la firma con la prestigiosa Magna Carta, seguito dagli altri due capitoli “New Era Pt 2-War of the Gods” e “New Era Pt 3-The Apocalypse”. Nel 2013 arriva “Limbo”, che segna l’abbandono delle tematiche fantasy per un approccio più immerso nella realtà quotidiana. Oggi la band, accasatasi con None Records, è pronta a partecipare alla battaglia per il miglior album dell’anno nel suo genere con Human Reset, straordinario lavoro di power metal moderno, dove le orchestrazioni incontrano la potenza del metallo pesante mantenendo un perfetto equilibrio, in un elegante dimostrazione di forza da parte della band milanese, capace di superare se stessa con un songwriting sopra le righe che alterna brani dal sapore epico sinfonico (come il capolavoro Music for Life) a altri nei quali la fa da padrona l’originalità: tutto questo in un ambito stilistico per il quale molti sostengono tutto sia sia già stato scritto, con strutture metalliche dall’approccio moderno e andando ben oltre alla classica band alla Rhapsody (tanto per fare un esempio). Human Reset è una raccolta di brani eccellenti e con picchi qualitativi elevatissimi, quali Mafia, canzone dalla citazione cinematografica nel solo del bravissimo Dario Radaelli, la title-track dai cori epici e cavalcata metallica esaltante nel suo incedere, Absolute Power, dove l’intera band offre l’ennesima lezione di potenza e tecnica, con la sezione ritmica sugli scudi per tutto l’album (Marco Banfi, basso e Salvatore Giordano, batteria), la ritmica sempre puntuale di Enrico Pistolese, le orchestrazioni eleganti di Marco Garau e il bravissimo Ivan Giannini, vocalist dalle mille risorse, convincente nei toni bassi e straripante dove la sua ugola prende il volo per raggiungere le vette dei colleghi più famosi, ad aggiungersi alla prova ineccepibile del già citato chitarrista. Non esiste attimo di tregua in questo lavoro fino alla stupenda After the Storm, ballad che non smorza la tensione, con il piano a guidare il sound e chitarra e orchestrazioni che nel refrain portano il pathos alle stelle. Ancora il piano inizia e conclude la stupenda My Life Back, traccia che mette la parola fine ad un lavoro superbo, dove potenza e melodia vengono messe al sevizio del metal.
Tracklist:
1. Eclipse
2. Human Reset
3. In Everything
4. Mafia
5. These Rails Will Bleed
6. Absolute Power
7. Write Your Epitaph
8. Music Is Life
9. Gods Don’t Give a Damn
10. After the Storm
11. Alone
12. Delirium
13. My Life Back
Line-uo:
Ivan Giannini – Vocals
Marco Banfi – Bass
Marco Garau – Keyboards
Enrico Pistolese – Guitars,B.vocals
Dario Radaelli – Lead guitars
Salvatore Giordano – Drums