Dimmu Borgir – Eonian

Se prendiamo Eonian come disco in sé si può tranquillamente affermare che sia un buon esempio di symphonic black death con forti intarsi di musica classica.

Decimo disco per gli amatissimi o odiatissimi norvegesi Dimmu Borgir, ed è un’opera che ha avuto una lunghissima gestazione, essendo uscito sette anni dopo Abrahadabra.

Tanto tempo è passato in mezzo a molti problemi, molti cambi di formazione, l’abbandono di Mustis e Ics Vortex, con tutte le polemiche e problematiche legati a questi avvenimenti. Come sempre però arriva la musica e tutto si sistema. Eonian è un album che non sposta di molto il discorso musicale portato avanti fin dal 1993 da questi norvegesi, ma amplifica la parte sinfonica e melodica non perdendo però in potenza. I Dimmu Borgir sono cambiati rispetto agli esordi, ora sono un po’ meno veloci e hanno acquisito maggiore solennità e anche una maggiore inquietudine di fondo, poiché il suono è diventato più da incubo. Se prendiamo Eonian come disco in sé si può tranquillamente affermare che sia un buon esempio di symphonic black death con forti intarsi di musica classica. Ovviamente essendo dei Dimmu Borgir dividerà sempre il pubblico fra chi li ama e chi li odia per gli eccessi sonori e la poca finezza .
Questo ultimo disco non dirà la parola definitiva sui Dimmu Borgir, ma li continuerà a far apprezzare ai loro fans e ne conquisterà di nuovi perché possiede un innovazione del loro suono, quasi un cercare di legare la loro visione musicale al metal moderno, senza però venirne snaturati. Ad esempio, un elemento molto importante di Eonian sono i cori, che aggiungono davvero una grande intensità, soprattutto quando si intersecano con le tastiere ed il resto del gruppo. Un disco dalla gestazione sofferta ma che ripaga l’attesa, e che soddisferà molti palati diversi. I mondi descritti da questo disco sono in qualche altra dimensione rispetto alla nostra, e gli antichi guardiani ci guardano. Per chi cerca qualcosa di diverso dai Dimmu Borgir questo non è il posto adatto. Mentre chi li ama o vuol sentire un symphonic black death di spessore, qui c’è tutto.

Tracklist
1. The Unveiling
2. Interdimensional Summit
3. ÆTheric
4. Council of Wolves and Snakes
5. The Empyrean Phoenix
6. Lightbringer
7. I Am Sovereign
8. Archaic Correspondence
9. Alpha Aeon Omega
10. Rite of Passage

Line-up
Shagrath – vocals
Silenoz – guitars
Galder – guitars

Current live line-up:
Daray – drums
Gerlioz (Brat) – keys

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