Per parlare del gruppo ucraino di black metal Drudkh non basterebbero ore, e forse nemmeno un libro.
Ogni definizione con loro è semanticamente sbagliata, poiché bisognerebbe solo chiudere gli occhi ed ascoltarli, con una traduzione dei loro testi dall’ucraino. La loro è poesia messa in musica, un immenso e disperato tentativo di carpire qualcosa dall’animo umano, e come per qualcosa di estremamente bello, si viene quasi colpiti violentemente da questa musica, che va ben oltre il black metal. Per intenderci, i Drudkh sono uno dei migliori gruppi della storia del black metal, ma questo non è sicuramente il loro scopo, non rilasciano interviste o fanno foto e non suonano dal vivo, per loro parlano i loro dischi, come è giusto che sia. In ogni disco i Drudkh fanno qualcosa di nuovo cambiando in continuazione le loro coordinate musicali, e sono tutti capolavori. Questo ha forse un lato melodico più accentuato, il suono scorre benissimo e le canzoni hanno un’altissima intensità. I testi sono come al solito di grande livello, con estratti dalle poesie dei poeti ucraini Bohdan Ihor Antonych, Maik Yohansen, Vasyl’ Bobyns’kyi e Pavlo Fylypovych. I versi calzano a pennello alla musica dei Drudkh, un afflato vitale che porta molto lontano. Ascoltando Їм часто сниться капіж si viene rapiti e portati in un luogo lontano, ma che sta dentro di noi, e questa musica catartica dischiude qualcosa che avevamo dimenticato. Molto grande è la cura nel preparare questo disco, ogni parola non cade a caso, mentre le note si sviluppano senza forzare mai nulla. Chi ama questo gruppo non sa cosa aspettarsi musicalmente, ma è sicuro che sarà un grande lavoro. Recensire i Drudkh è praticamente impossibile, perché la loro musica parla benissimo per loro. Emozioni e pura poesia, per uno dei migliori black metal possibili.
Tracklist
01. Nakryta Neba Burym Dakhom…
02. U Dakhiv Irzhavim Kolossyu…
03. Vechirniy Smerk Okutuye Kimnaty…
04. Za Zoreyu Scho Striloyu Syaye…
05. Bilyavyi Den’ Vtomyvsya I prytykh
Line-up
Roman Sayenko: guitars
Thurios: guitar, vocals
Krechet: bass
Vlad: drums, keyboards