Ecnephias – Inferno

Anche se con colpevole ritardo è d’obbligo dedicare il giusto spazio a quella che, a mio modesto parere, è stata in assoluto una delle migliori uscite in ambito metal del 2011.

Gli Ecnephias, con un disco come Inferno, si cimentano nell’ardua impresa di incrinare il muro di indifferenza eretto dall’ambiente musicale nei confronti di tutto ciò che non risulta convenzionale o rassicurante; purtroppo, in un paese sempre più ostaggio delle cariatidi sanremesi e dei polli d’allevamento dei reality show, appare sempre più improbabile un’apertura di credito nei confronti di chi riesce a offrire prodotti di qualità spinto solo da un’etichetta indipendente, da qualche volonterosa webzine e dalle poche riviste specializzate. Certo, se Mancan e soci invece che a Potenza fossero nati a Oslo o a Helsinki, probabilmente questo lavoro veleggerebbe in buona posizione nelle classifiche di vendita di quei paesi e i pezzi trainanti passerebbero con la dovuta frequenza nei programmi radiofonici e televisivi; al contrario, nella nostra italietta musicale, ci si guarda bene dal fornire a brani penetranti e provocatori, come A Satana e Chiesa Nera, l’opportunità di scandalizzare i benpensanti tramite i consueti canali di comunicazione. Eppure Inferno possiede tutto ciò che servirebbe per fare breccia anche in una parte di pubblico non di settore: per esempio tracce dallo straordinario impatto emotivo, contraddistinte da melodie evocative e inserite in un tessuto sonoro all’altezza di grandi nomi del metal mediterraneo come Rotting Christ, Moonspell e Septic Flesh. In particolare, la band di Sakis funge anche da riferimento per quanto riguarda l’uso promiscuo della lingua madre e dell’inglese, cosa peraltro già sperimentata nel precedente “Ways Of Descention” ma che, in questo caso, avviene in maniera ancor più convinta e incisiva, vista la maestria con la quale vengono maneggiati i testi in italiano; ne è la riprova un brano come Chiesa Nera, inserito come bonus-track, che risulta molto più efficace del suo corrispondente anglofono In My Black Church. Gli Ecnephias non fanno occultismo di bassa lega, i loro testi spesso traggono spunto da monumenti della letteratura come Carducci o Blake, passando con disinvoltura da momenti caratterizzati da una sarcastica provocazione ad altri carichi di oscuro e tetro lirismo. Chi ama le band citate in precedenza, non può e non deve ignorare brani come A Satana (da vedere assolutamente il video), con il suo accattivante ritornello che ti ritrovi a canticchiare senza accorgertene (con tutte le possibili conseguenze del caso …), la trascinante Buried In The Dark Abyss, la magnifica Voices Of Dead Souls esaltata da un chorus intenso come pochi, l’evocativa Secret Ways, la poetica Lamia (dall’intensità emotiva vicina a un omonimo brano datato 1974 …) e l’eretica Chiesa Nera. Con un quadro complessivo di simile valore cosa impedisce, dunque, agli Ecnephias di raggiungere livelli di notorietà più consoni al loro valore? Di certo non viene richiesto un cambiamento né a Mancan né agli ottimi musicisti che lo affiancano nella band, semmai questo dovrebbe riguardare il contesto musicale e culturale in cui sono costretti, loro malgrado, a muoversi: sarà anche vero che “nemo propheta in patria est” ma gli Ecnephias possiedono sia la giusta attitudine sia il necessario talento per provare a sovvertire questa situazione.

Tracklist :
1. Naasseni
2. A Satana
3. A Stealthy Hand of an Occult Ghost
4. Buried in the Dark Abyss
5. Fiercer than any Fear
6. Voices of Dead Souls
7. Secret Ways
8. In my Black Church
9. Lamia
10. Chiesa Nera

Line-up :
Mancan – Vocals, Guitars, Programming
Sicarius Inferni – Keyboards
Demil – Drums
Nikko – Guitars

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

  • Niia – V
    by Leonardo Pulcini on 6 Ottobre 2025 at 8:59

    Niia torna a casa del jazz con un bagaglio riempito da anni di nuovi sound: sistemato tutto nell'armadio, "V" è un album che sfiora la perfezione.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »