Endless Curse – Slave Breeding Industry

Il trio tedesco Endless Curse arriva al primo full length dopo diversi anni di carriera con una proposta che si muove sui labili confini che dividono il death tradizionale, il brutal e il grind, senza dimenticare un approccio assimilabile al thrash hardcore (la stessa copertina in tal senso accredita tale sensazione).

I nostri offrono una mezz’ora di discreto massacro, niente che faccia gridare al miracolo ma apprezzabile non poco per genuinità e immediatezza, oltre ad una sempre gradita componente di critica sociale racchiusa nella maggior parte dei brani, che hanno come argomento principale l’asservimento dell’uomo ai dettami del consumismo, visto nelle sue diverse forme.
Ma, nonostante i testi che non si lasciano andare ad improbabili cazzeggi alcoolico-orrorifici, non è che gli Endless Curse si prendano troppo sul serio: si percepisce quanto la loro produzione derivi dalla voglia di divertirsi e di far divertire, senza abbandonarsi a soluzioni troppo cervellotiche dal punto di vista compositivo.
Le tracce vanno via, così, belle sparate ma sufficientemente varie, e in tal senso si rivela azzeccata la scelta di utilizzare la doppia voce, una in canonico growl, e l’altra in screaming di matrice thrash: poco spazio viene lasciato a parti melodiche o più ricercate, affidate a pochi assoli di chitarra ed altrettanto rari rallentamenti.
La durata di poco inferiore alla mezz’ora fa il resto, donando ulteriore sintesi ad una proposta che, pur nella sua prevedibilità, lascia solo buone impressioni, che non vengono scalfite neppure da una produzione non proprio cristallina, ma probabilmente più voluta che accidentale.
Slave Breeding Industry ha soprattutto il grosso pregio di non annoiare, il che lo rende ancor più un ascolto sicuramente consigliato agli estimatori più accaniti del genere.

Tracklist:
1. We Lived In Chains
2. Get Free
3. Boiling Blood
4. Listen
5. I’m Too Old
6. Breathe Greed
7. False Flag
Line-up:
Alex – drums
Will – guitars, vocals
Erik – bass, vocals

ENDLESS CURSE – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Orrendo Subotnik – Orrendo_3
    by Il Santo on 10 Ottobre 2025 at 8:36

    Una recensione sincera e appassionata di Orrendo_3 degli Orrendo Subotnik: un viaggio tra hardcore diretto, emocore viscerale e canzoni che parlano di amore, rabbia e anarchia. Viva il non lavoro, viva la musica autentica.

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »