Engst – Flächenbrand

Flächenbrand offre undici brani molto fruibili, definibili a buon titolo “leggeri” ma non banali: questo perché Engst conferma le proprie qualità vocali mettendole al servizio di un sound che scorre con mirabile fluidità.

I tedeschi Engst si propongono con forza e convinzione come la potenziale prossima nuova sensazione del pop rock mondiale.

Se già questa presentazione può mettere sul chi vive chi legge, va subito ribadito che in un lavoro come Flächenbrand le ruvidezze sono molto attenuate visto che il focus della band è la creazione di melodie accattivanti e di rapida assimilazione, ma non è detto che ciò debba essere considerato necessariamente un male.
Questa giovane band tedesca risulta infatti già simpatica fin dalla sua genesi, che prende le mosse dal successo in un talent tedesco del vocalist Matthias Engst, il quale ha rifiutato il classico contratto propostogli, volto a renderlo uno dei tanti polli d’allevamento del business musicale, per provare una strada più irta di difficoltà come fondare una band propria e cercare il successo senza utilizzare scorciatoie; indubbiamente, però, la fama acquisita presso il grande pubblico ha aiutato il nostro a richiamare l’attenzione della Arising Empire, sub label della Nuclear Blast specializzata un sonorità modern/alternative, tramite la quale la band si affaccia sul mercato con questo interessante esordio.
Flächenbrand offre undici brani molto fruibili, definibili a buon titolo “leggeri” ma non banali: questo perché Engst conferma le proprie qualità vocali mettendole al servizio di un sound che scorre con mirabile fluidità, toccando l’enfasi melodica dei Mono Inc. nelle canzoni più intimiste, la ruvidezza patinata dei Nickelback e del pop punk più adulto alla Offspring/Green Day, con il valore aggiunto del cantato in lingua madre che conferisce quel minimo di “durezza” in più al sound attenuandone sensibilmente il tasso glicemico.
Nel momento in cui accettiamo che il rock possa rivolgersi ad un pubblico più ampio, sottraendo magari qualche ragazzo a certa immondizia musicale in auge di questi tempi, una proposta come quella degli Engst non può che essere la benvenuta in quanto esplicita per intenti e cristallina per pulizia e talento dei giovani musicisti coinvolti.

Tracklist:
1. Ich steh wieder auf
2. Der Moment
3. Eskalieren
4. Optimisten
5. Ein Sommer in den Charts
6. Der König
7. Ist mir egal
8. Fremdes Elend
9. Morgen geht die Welt unter
10. Mit Raketen auf Spatzen
11. Träumer & Helden

Line-up:
Matthias Engst – Voce
Ramin Tehrani – Chitarra
Alexander Köhler – Basso
Yuri Cernovlov – Batteria

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