Enshine – Singularity

Avviso importante per gli appassionati del death doom melodico: se aspettavate con ansia il nuovo (e monumentale, non fosse altro che per le sue dimensioni, trattandosi di un triplo album) lavoro dei Swallow The Sun, Singularity degli Enshine si rivela ben più di un estemporaneo palliativo, trattandosi di uno dei dischi migliori del genere ascoltati non solo in tempi recenti ma in assoluto.

Una sorpresa? Non proprio, considerando che già il precedente Origin (2013) aveva convinto non poco e che lo stesso Jari Lindholm, solo qualche mese fa, aveva dato alle stampe un altro album superbo come Aphotic Veil, questa volta con l’insegna Exgenesis in compagnia del vocalist colombianoAlejandro Lotero (senza dimenticare il suo contributo all’unico parto su lunga distanza dei misconosciuti Slumber, l’eccellente Fallout del 2004)
Negli Enshine il polistrumentista svedese si avvale invece dell’ugola di una vecchia conoscenza della scena doom europea, Sebastien Pierre, già noto per il suo operato nei purtroppo disciolti Inborn Suffering e nella prima incarnazione dei Lethian Dreams; anche questa volta la spettacolare combinazione tra le partiture sonore di Lindholm e la voce del cantante transalpino si rivela irresistibile, rendendo Singularity l’ennesima preziosa gemma regalata da un genere musicale che continua ad estrarre emozioni a profusione dalla sua ideale cornucopia.
Rispetto agli Exgenesis il sound è più atmosferico, anche se i riferimenti ai più noti vicini di casa finlandesi sono sempre percepibili: quello che fa la differenza è un gusto melodico sorprendente, che si amalgama in maniera superba con i riff rocciosi ed il growl di Pierre; di certo il tocco chitarristico di Lindholm funge da ideale trait d’union tra le sue band, che si rivelano alla fine complementari nell’esibizione delle rispettive sfumature stilistiche.
Tracce eccezionali quali Dual Existence, In Our Mind e Dreamtide sono quelle in cui vengono raggiunti i picchi melodici garantiti dagli struggenti assoli di chitarra, mentre in altri brani la durezza del death opprime la componente doom senza soffocarne il melanconico incedere (Resurgence, The Final Trance).
Non vengono meno, infine, elementi che si ricollegano alla ben radicata tradizione del death melodico scandinavo, specie per quanto riguarda i suoni di band di seconda generazione tipo Insomnium, e diversi sconfinamenti in territori post metal, in particolare nel magnifico strumentale di chiusura Aphex.
Insomma, a Singularity non manca proprio nulla per entrare a far parte trionfalmente del novero dei migliori dischi di death doom del 2015, e neppure agli Enshine fa difetto quel talento necessario per elargire in maniera naturale le emozioni che vengono ricercate da chi ama queste sonorità.

Tracklist:
1. Dual Existence
2. Adrift
3. Resurgence
4. In Our Mind
5. Astarium Pt. II
6. Echoes
7. Dreamtide
8. The Final Trance
9. Apex

Line-up:
Jari Lindholm Guitars (2009-present)
See also: Exgenesis, ex-Slumber, Seas of Years, ex-Brugden, ex-Atoma, ex-Needlerust
Sebastien Pierre Vocals (2009-present)

ENSHINE – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Libri da leggere consigliati
    by Simone Benerecetti on 17 Ottobre 2025 at 10:01

    Libri da leggere consigliati da In Your Eyes ezine, Kafka, Scerbanenco e altri.

  • Agnostic Front Echoes of eternity
    by Massimo Argo on 17 Ottobre 2025 at 9:00

    Agnostic Front Echoes of eternity, Un disco granitico e che fotografa perfettamente cosa siano gli Agnostic Front nel 2025.

  • SONGS THE WEB TAUGHT US VOL. 17
    by Reverend Shit-Man on 16 Ottobre 2025 at 20:30

    Scopri le nuove uscite musicali tra doom psichedelico, indie rock, shoegaze e arcade punk: da LITANIA a Bravo Maestros, Alterna e oltre.

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »