Epitaph – Claws

Gli Epitaph sono una tra le prime band italiane ad essersi cimentate con il doom metal e questo giustifica sicuramente la buona notorietà ottenuta in questi ultimi anni.

Infatti, il loro primo demo, dei tre pubblicati, risale al 1988 mentre l’ultimo è datato 1994: vent’anni dopo Mauro Tollini (batteria) e Nicola Murari (basso) hanno ridato vita alla loro creatura pubblicando l’esordio su lunga distanza, costituito in buona parte da rivisitazioni del materiale più datato.
Dopo lo split album con gli Abysmal Grief, gli Epitaph approdano oggi a quello che, di fatto, è il loro primo full length di inediti, che resta comunque strettamente connesso a quanto fatto in passato: il doom proposto dalla band veneta è quanto mai devoto ai numi tutelari del genere (Candlemass in primis) e questo non è assolutamente un male, perché non sono i primi e neppure saranno gli ultimi a farlo, il problema è che personalmente, fatico a riscontrare quegli spunti capaci di spingermi oltre un sincero ma non entusiastico apprezzamento.
Il quartetto veronese, completato dal vocalist Emiliano Cioffi e dal chitarrista Lorenzo Loatelli, si rende autore anche stavolta di un’interpretazione del doom quanto mai ortodossa e competente, con tutti i tasselli al proprio posto, sotto forma di sapienti rimandi all’heavy tricolore dalle tinte orrorifiche, una produzione pulita ed un songwriting a tratti efficace pur nella sua linearità, sfruttando al meglio le doti del bravo chitarrista, di una base ritmica precisa e puntuale e aderendo con lodevole coerenza alle linee guida del genere nella sua versione più tradizionale.
Meno convincente è invece, per mio gusto personale, lo stile canoro di un Cioffi che, sebbene apprezzabile nel suo non voler scimmiottare i vari Marcolin o Lowe, alla lunga si rivela stucchevole, soprattutto in brani come Wicked Lady e Declaration Of Woe, meno brillanti e convincenti rispetto invece agli ottimi Gossamer Claws e Sizigia e, parzialmente, Waco The King.
Claws resta comunque un album di buon valore ma sostanzialmente incapace di coinvolgermi del tutto dal punto di vista emotivo, considerando anche che, alla luce di quanto riferito in precedenza, dopo una partenza ottimale l’intensità della scaletta tende a scemare nel corso delle sue lunghe cinque tracce; detto questo ritengo che il lavoro possieda in gran parte le caratteristiche in grado di soddisfare ampiamente fasce di ascoltatori come gli estimatori del doom classico o dell’heavy metal dalle trame occulte, alle quali un disco di questa fattura è naturalmente indirizzato.

Tracklist:
1. Gossamer Claws
2. Waco The King
3. Sizigia
4. Wicked Lady
5. Declaration Of Woe

Line up:
Emiliano Cioffi – Vocals
Lorenzo Loatelli – Guitars
Nicola Murari – Bass
Mauro Tollini – Drums

EPITAPH – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=QGtkv6tIBYE

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »