Excruciation – (C)rust

Torna al full lenght la storica band svizzera Excruciation, dopo una serie di singoli ed ep che ha caratterizzato la discografia degli ultimi due anni.

Partito una trentina di anni fa come thrash metal band, il gruppo di Zurigo ha nel corso del tempo spostato le sue coordinate stilistiche verso un doom/death grezzo, alimentandolo con ottime atmosfere dark, come si evinceva dall’ep Twenty Four Hours, recensito su queste pagine.
Questo lavoro riprende in parte l’irruenza del sound proposto sui precedenti lavori come (G)host, senza perdere le atmosfere oscure ed ottantiane espresse nelle ultime releases.
(C)rust trova nella nuova via intrapresa dal gruppo, una sorta di linfa che contribuisce a rendere il sound più fresco e vario, le atmosfere si alternano, così come il canto di Eugenio Meccariello che passa da uno stile estremo al profondo tono gothic/dark.
I ritmi si mantengono cadenzati, le chitarre abrasive, l’atmosfera sabbatica delle songs viene destabilizzata da sfumature ora dark, ora più orientate verso un metal che, dal vecchio sound suonato dal gruppo, prende l’aggressività e l’impatto.
A mio parere i due brani che si discostano di più dalla proposta monolitica e senza compromessi del gruppo risultano i momenti migliori di (C)rust: la dark oriented Olympus Mons, perfetta via di mezzo tra il gothic/dark classico e quello più intimista e dolente dei Joy Division (di cui la band ha offerto una valida cover nell’ep Twenty For Hours) e la gothic metal Days Of Chaos, che richiama i primi Paradise Lost, specialmente nella performance vocale vicina a quella del Nick Holmes di Icon.
Album che come nella migliore tradizione delle opere di genere cresce con gli ascolti, necessitando di tempo ed attenzione così da farlo proprio in tutte le sue sfumature, (C)rust conferma il gruppo svizzero come un valido esponente dello stile proposto e da riscoprire se siete amanti delle sonorità plumbee e cadenzate che fanno capo alla musica del destino.

TRACKLIST
1. Judas’ Kiss
2. Disgrace
3. Olympus Mons
4. Lutheran Psalms
5. The Scent of the Dead
6. Borderline
7. Days of Chaos
8. Glorious Times

LINE-UP
D.D. Lowinger – Bass
Andy Renggli – Drums
Marcel Bosshart – Guitars
Hannes Reitze – Guitars
Eugenio Meccariello – Vocals

EXCRUCIATION – Facebook

www.youtube.com/watch?v=var78obYE3s

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 173 – Sothoris, Gjallarhorn’s Wrath,Vígljós
    by Massimo Argo on 31 Ottobre 2025 at 14:18

    Puntata interamente metallica, si parte con il black\death dei polacchi Sothoris, si continua con i catalani Gjallarhorn’s Wrath e il loro black metal sinfonico, per finire a Basilea con gli apicoltori balck metal Vigljós.

  • Soul Sugar meets Dub Shepherds – Blue house rockin’
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 18:29

    Soul Sugar e i Dub Shepherds confezionano un prodotto quasi perfetto, piacevole, sensuale e musicalmente ricchissimo, dove il levare esplora e si connette con altre dimensioni musicali, mostrando che alla fine è la buona musica che scalda e fa bene la cosa più importante, al di là delle etichette e dei recinti musicali.

  • The Queen Is Dead Volume 172 – The Other, Sir Richard Bishop
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 10:16

    The Other, Sir Richard Bishop, Horrorpunk da un gruppo storico del genere, e chitarre tra gli Usa e l'India.

  • James Senese
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 7:57

    Tributo a James Senese, sassofonista leggendario e simbolo della musica napoletana. Dalle origini difficili ai Napoli Centrale, dalle collaborazioni con Pino Daniele a una carriera solista rivoluzionaria: biografia, discografia e ricordo di un gigante della musica italiana.

  • Hannah Jadagu – Describe
    by Leonardo Pulcini on 29 Ottobre 2025 at 17:53

    Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »