Eye Of Solitude & Faal / Eye Of Solitude & Faal

Magnifico questo split album pubblicato dalla solita Kaotoxin, che riunisce due delle migliori band europee dedite al funeral death doom, ovvero gli olandesi Faal e gli inglesi Eye Of Solitude.

Oddio, per questi ultimi dovrei correggere il tiro visto che non sono una delle migliori, bensì la migliore in assoluto oggi: uno status, questo, conquistato con due capolavori come “Canto III” e “Dear Insanity” e che, per chi non ne fosse ancora del tutto convinto, viene rafforzato grazie a questa decina di minuti drammaticamente intensi, capaci di far piombare chiunque nella più cupa disperazione prima che l’effetto catartico e terapeutico del doom lasci in dote solo un senso di benefico stupore.
Obsequies, fin dal titolo, non lascia spazio ad equivoci di sorta, trattandosi della trasposizione musicale di un rito funebre, con tanto di dolenti e stonate sonorità bandistiche ad introdurre quello che è ormai un marchio di fabbrica vincente: melodie struggenti violentate dal terrificante growl di Daniel Neagoe. Un solo piccolo appunto rispetto alle uscite precedenti va fatto ad una produzione che non valorizza come al solito proprio la prestazione del vocalist rumeno.
Dopo una simile esibizione di dolore, il compito degli olandesi Faal si rivela, sulla carta, piuttosto arduo: la band di Breda è attiva da circa un decennio nel corso del quale ha rilasciato due ottimi album. Questa uscita giunge molto gradita a tre anni di distanza da “The Clouds Are Burning” e un brano come Shattered Hope ci dimostra che l’ispirazione è sempre al massimo, consentendo ai nostri di non sfigurare affatto dinnanzi ai propri compagni di split (con i quali peraltro hanno condiviso il palco più di una volta in tempi recenti).
Certo, i picchi emotivi toccati dagli Eye Of Solitude non sono facilmente raggiungibili, ma il funeral death doom dei Faal è di ottima qualità e rischia di non risplendere come meriterebbe esclusivamente  a causa del confronto ravvicinato con una band che, più di ogni altra oggi (ad esclusione dei Saturnus che si muovono però su un piano meno estremo), è capace di di provocare emozioni a profusione con la propria musica.
Detto ciò, lo split album in questione per gli amanti del funeral death doom è senz’altro un oggetto da accaparrarsi senza alcun indugio.

Tracklist:
1. Eye of Solitude – Obsequies
2. Faal – Shattered Hope

Line-up:
Eye of Solitude
Daniel Neagoe – Vocals
Chris Davies – Bass
Adriano Ferraro – Drums
Mark Antoniades – Guitars
Steffan Gough – Guitars

Faal
Gerben van der Aa – Guitars
Marcelo – Synthesizer
Pascal – Guitars
William – Vocals
Sarban Grimminck – Drums
Vic van der Steen – Bass

EYE OF SOLITUDE – Facebook

FAAL – Facebook

2 risposte

  1. …che meraviglia questo split con EYE of SOLITUDE veramente immensi,una solitudine ineguagliabile;molto buoni anche i FAAL ,ma a mio parere un gradino sotto ….
    grazie per questa recensione..

  2. Con gli Eye Of Solitude sfondi una porta aperta, assieme ai Saturnus sono attualmente la mia band preferita. Ma sentirai il prossimo del Clouds, progetto del cantante degli Eye Of Solitude con membri di Shape Of Despair, Pantheist, My Dying Bride, Officium Triste, Hamferd … capolavoro ! Domani esce la mia recensione.

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