Sempre bilanciata tra progressive rock e post metal moderno, la musica di questo quartetto madrileno arriva a noi come un fiume di note tragiche, dal mood oscuro ed intimista, attraversata da umori metallici che gli conferiscono un buon appeal per gli amanti del prog di ultima generazione.
I Firmam3nt licenziano il loro primo album omonimo e si ritrovano catapultati nel calderone delle ormai tantissime proposte del genere, ma con un po’ di attenzione da parte dell’ascoltatore quest’opera dedicata ai quattro punti cardinali (i brani infatti si intitolano North, East, West, Sud) alla fine vi convincerà.
Un album strumentale è già di per sé alquanto ostico se non si è fans accaniti della musica che racconta, se poi la stessa si riveste di abiti vari che passano dal metal progressivo, al post rock, dal prog tradizionale a puntate elettriche dal gusto estremo, diventa difficile da assorbire completamente.
Il buon songwriting, unito ad una tecnica assolutamente obbligatoria nel genere e una buona produzione, fanno però di Firmament un lavoro da applaudire, anche per la durata non eccessiva.
I brani scorrono discretamente, le atmosfere plumbee, violentate da rabbiose impennate metalliche e non troppo lunghe pause espressive, lasciano che la musica sgorghi senza trovare grossi intoppi: gli attimi dove il sound risulta di ottima fattura non mancano, mentre le influenze del gruppo giocano a rimpiattino tra lo spartito delle quattro tracce.
Siamo negli ormai classici territori del prog metal moderno, perciò troverete pane per i vostri denti specialmente se siete fans accaniti di Opeth e Porcupine Tree.
Classico album da prendere con le pinze, curarlo e coccolarlo, alla larga amanti del rock usa e getta.
TRACKLIST
1.North
2.East
3.West
4.Sud
LINE-UP
Jorge Santana – Drums & Percussion
Alberto Garcia – Guitars
Txus Rosa – Guitars
Sergio González – Bass