Fractured Insanity – Man Made Hell

Death metal al limite del brutal, vicino al trademark della scena polacca, moderno, marziale a tratti devastante, ma ben calibrato e oscuro come un’ombra demoniaca disegnata sulle pareti di una stanza raggelata da una moltitudine di presenza malvagie.

Benvenuti nel mondo dei Fractured Insanity, death metal band di origine belga tornata a seminare odio con il supporto della fondamentale (per i suoni estremi) Xtreem.
Il quartetto di deathsters nasce nell’ormai lontano 2004, Man Made Hell è il loro terzo album sulla lunga distanza, successore del buon Mass Awakeless uscito sei anni fa e che a sua volta arrivava, come una tempesta con nucleo temporalesco al centro dell’inferno, dopo il debutto When Mankind Becomes Diseased … del 2007.
I Fractured Insanity non inventano nulla e non è nelle loro intenzioni, Man Made Hell risulta un pesantissimo, violento e belligerante lavoro di metal estremo e così potrei salutarvi dandovi appuntamento alla prossima release, ma entrando nello specifico l’album non manca di inanellare una serie di composizioni che formano un compatto monolito di death metal dall’impatto brutale, puro odio, ragionato e cesellato con ritmiche pesantissime, riff che scavano nel profondo buio dove demoni ciechi preparano l’invasione e la possessione della superficie terrestre e dei suoi abitanti.
Mitragliate violentissime e senza soluzione di continuità, un growl da orco deturpato dal maligno e poche ma perfette accelerazioni che sferzano il sound del combo come venti atomici che soffiano distruggendo il pianeta.
Il sound poggia su una base ritmica che alterna marzialità e groove e facendo di Man Made Hell un lavoro moderno, sicuramente non catalogabile come old school come ultimamente va di moda specialmente nell’underground, mantenendo però una ben distinguibile matrice death che ne sottolinea confini ed influenze.
Dall’opener Habitual Killer fino alla conclusiva Suicidal Holiness verrete travolti dall’onda d’urto prodotta dalle truppe infernali che marciano alla conquista delle vostre anime (A Blasted Life), non opponete resistenza o le sofferenze saranno atroci.

TRACKLIST
1.Habitual Killer
2.The Blame Of Humanity
3.Forced To Rome
4.Inferno Of A Narcissist
5.Man Made Hell
6.One Shot Salvation
7.A Blasted Life
8.Suicidal Holiness

LINE-UP
Ignace – Drums
Kenny – Guitars
Dieter – Guitars
Stefan Van Bael – Vocals, Bass

FRACTURED INSANITY – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »