Freitod – Der Unsichtbare Begleiter

I bavaresi Freitod arrivano, con Der Unsichtbare Begleiter, al loro terzo full length nel corso di una carriera che ha regalato loro, almeno in patria, una discreta notorietà.

Il duo composto da Gerd Eisenlauer e Robert Seyferth offre un post/black metal piuttosto elegante e neppure troppo aspro e, nonostante il monicker molto esplicito (freitod in tedesco sta per suicidio), la componente depressive non sconfina mai in una disperazione parossistica come nel DSBM più canonico.
Le canzoni si rifanno, piuttosto, agli irripetibili Katatonia dell’accoppiata Tonight’s Decision / Discouraged Ones, con l’aggiunta di una componente black che si manifesta per lo più in coincidenza delle parti cantate in screaming da Seyferth; per converso, la maggior parte dei brani è condotta dalla voce educata di Eisenlauer, che ne esalta l’andamento dolente e dal buon afflato melodico.
Il ricorso alle liriche in lingua madre rende poco accessibile, a chi non la conosce, quello che sembra esser un aspetto determinante nell’operato dei Freitod (almeno fidandomi dei giudizi espressi dai colleghi tedeschi) anche se, per gusto personale, l’idioma teutonico si abbina meglio di molti altri per impatto e metrica a questo tipo di sonorità dai tratti oscuri e decadenti.
Der Unsichtbare Begleiter non è un lavoro imprescindibile, ma è innegabile che i Freitod sappiano il fatto loro, mettendo sul piatto una vena compositiva piacevolmente accessibile (specialmente nelle bellissime Unter Schwarzen Wolken e nella “katatonica” Mirta) e questo fa sì che l’opera venga assimilata comunque con una certa soddisfazione.
Resta il fatto che, per sua natura, questo disco sembra possedere tutti i crismi per ottenere buoni riscontri nel mercato interno, rischiando però d’essere relegato in secondo piano al di fuori dei patri confini.

Tracklist:
1. Unter Schwarzen Wolken
2. Die Falsche Krankheit
3. Der Unsichtbare Begleiter
4. Mirta
5. Zerrissen
6. Die Zeit Heilt Keine Wunden
7. …Und Am Ende War Das Nichts

Line-up:
R. Seyferth :Vocals, Drums
G. Eisenlauer : Clean Vocals, Guitars, Bass

FREITOD – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 164 – Cruel Bomb, Crippled Fingers, Witchcloud
    by Massimo Argo on 16 Settembre 2025 at 16:10

    Tre band, tre modi diversi di intendere il metal estremo: il thrash crossover dei Cruel Bomb, il groove hardcore dei Crippled Fingers e l’epico doom NWOBHM dei Witch Hound. Tre dischi potenti, sinceri e tutti da scoprire.

  • Andrea Van Cleef
    by admin on 15 Settembre 2025 at 16:52

    1-Approfitto subito di questa intervista per chiederti una smentita che a me preme molto: voci di corridoio sostengono con insistenza il tuo nome d’arte sia una furba dissimulazione dell’appartenenza alla schiatta di gioiellieri francesi Van Cleef & Arples, ma io sono e resto convinto esso omaggi il mitico Lee Van Cleef, coerentemente con il sistema

  • “Telepornovisioni” Punk/post-punk e (no)-future
    by Simone Benerecetti on 15 Settembre 2025 at 8:40

    Telepornovisioni: due appuntamenti dedicati al cruciale quindicennio 1977-1993, sempre più riconosciuto come “preistoria del tempo presente”.

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »