Gabriels – Prophecy

Dopo poco tempo dall’uscita di “Thunderproject” da parte del polistrumentista Riccardo Scaramelli, la Indipendence licenzia questa ennesima e molto ben riuscita opera rock composta da un altro talento nostrano, al secolo Gabriels il quale, avvalendosi di un manipolo di ospiti illustri della scena Italiana ed europea, dà vita a questo lavoro di hard rock melodico e orchestrale.

Studioso dell’arte musicale in tutte le sue componenti, il musicista siciliano è già apparso sul mercato discografico con alcune release, che vanno dall’elettroacustica di “The Enchanted Wood”, al rock di “Call Me”, alla prima rock opera, “The Legend Of A Prince”, per passare dal power metal dell’album “Seven Stars” e al prog metal, (“Beyond The Nightfall”), cimentandosi pure nella musica leggera con “Non Dirmi Addio” insieme ad Alex. Come detto, in questo lavoro, incentrato sui fatti dell’11 settembre, sono stati chiamati ospiti di spessore come Mark Boals, vocalist con precedenti illustri, avendo fatto parte della band di Malmsteen, con il quale ha registrato il capolavoro “Trilogy”, oltre ai più recenti “Alchemy” e “War To End All Wars” ed prestato la sua ugola a Royal Hunt e Ring Of Fire. Sul versante italiano troviamo, tra gli altri, Dario Grillo (Thy Majestie), Dario Beretta (Drakkar, Crimson Dawn), Davide Perruzza dei Metaphysics, con il quale il nostro realizzò l’album “Seven Stars”, Simone Fiorletta (Rezophonic) e Andrea “Tower” Torricini (Vision Divine), qui impegnato al basso e alla chitarra. Prodotto in modo impeccabile e suonato benissimo da tutti i musicisti impegnati, l’opera si sviluppa su coordinate stilistiche molto vicine ai Royal Hunt, senza abbandonarsi ai virtuosismi tastieristici cari al buon Andrè Andersen ma lasciando che sia il songwriting ad essere protagonista, il tutto in funzione dell’opera, che risulta fluida, con brani orecchiabili, infarciti di melodie accattivanti, dallo spirito aor. Gabriels, impegnato oltre alla voce su tutti gli strumenti dai tasti d’avorio, rilascia una prova sontuosa, veramente elegante e dal gusto raffinato, regalando emozioni sia nei brani più diretti, sia nelle piacevoli ballad dalle atmosfere drammatiche, in linea con l’argomento trattato. Il lavoro si apre con September 11, strumentale dal mood dolente, con orchestrazioni da colonna sonora che fanno di questo brano un piccolo gioiello; con Omen si viaggia su sentieri cari ai Royal Hunt, mentre il piano introduce Pray To End All Wars, semi-ballad dove chitarre e tastiere si rubano il palcoscenico, segue Falling Stars, dall’incedere cadenzato, impreziosito da suoni tastieristici che ricordano le opere di Ayreon, con aperture ariose, marchio di fabbrica di Lucassen. Go To Fight, richiama a metà del suo cammino un altro maestro, Jon Lord; la voce di Ana Maria Barajas è l’incantevole protagonista della ballad I Can’t Live Forever, mentre si viaggia su sentieri Royal Hunt, tornando all’hard rock tastieristico di scuola nordeuropea, con la band danese a fare da madrina e con i vocalist che si scambiano il microfono negli altri brani in scaletta, protagonisti di performance sempre ad altissimo livello. Bravissimo il musicista siciliano ad ideare e portare a termine un lavoro così riuscito, dimostrando ancora una volta su quanti immensi talenti può contare il nostro paese.

Tracklist:
1. September 11
2. Omen
3. Pray to End All Wars
4. Falling Stars
5. The Crack
6. Shadows
7. Things of the World
8. We Need Peace
9. Roar for the Peace
10. Go to Fight
11. I Can’t Live Forever

Line-up:
Gabriels – keyboards, piano, synth, hammond, vocals
Mark Boals – vocals
Dario Grillo – vocals
Iliour Griften – vocals
Ana Maria Barajas – vocals
Dario Beretta – guitars
Antonio Pantano – guitars
Salvatore Torre – bass
Antonio Maucieri – bass
Giovanni Maucieri – drums
Davide Perruzza- lead guitars
Simone Fiorletta – lead guitars
Andrea “Tower”Torricini – bass, guitars

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • E’ morto Nicola Vannini
    by Reverend Shit-Man on 20 Novembre 2025 at 9:00

    In un panorama dei necrologi musicali che, da almeno un decennio a questa parte, somiglia sempre più a una valle di lacrime, un altro triste avvenimento, in tal senso, va a funestare anche questo 2025. Nella giornata di ieri, infatti, ci ha lasciati, all'età di 65 anni, Nicola Vannini.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 06
    by Simone Benerecetti on 19 Novembre 2025 at 9:13

    Trasmissione radiofonica con Federico “il Deca” De Caroli e Simone Benerecetti. In scaletta: Federica Deiana, Cøldstar, G. Cistola & D. Germani, The Balboas, Jez Pike, Pink Butter, Jonathan Elias, Anthony Moore with AKA & Friends, Mephisto Walz, Angels of Libra (feat. Nathan Johnston).

  • The Queen Is Dead Volume 177- Dor, Lancasters, Evoken
    by Massimo Argo on 18 Novembre 2025 at 14:52

    Un approfondimento su tre dischi imperdibili: il viaggio introspettivo dei Dor, la psichedelia analogica dei The Lancasters e l’oscurità funeral doom degli Evoken. Analisi, atmosfere e suggestioni di tre opere che esplorano mondi sonori profondi e unici.

  • POISON RUIN – confrere
    by Enrico Mazzone on 18 Novembre 2025 at 10:32

    POISON RUIN - confrere : foreste, distese, spiragli di un passato remoto di punk-oi e anarco-punk almeno per i riff taglienti e ultrasonici.

  • The Adventure with the Saint episode n°55 The Bunco Artist 19/12/1963
    by Simone Benerecetti on 17 Novembre 2025 at 9:28

    Podcast con: The Brigands, The Germs, Dramarama, Death by Unga Bunga, Angelic Upstarts, Grinderman, Bass Drum of Death, The One Takes, The Psychopaths, Thee Spivs, The Sences, Sorcerers, The Unknows, Civic, Action Swingers, Peak Twins

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »