God Of The Basement – God Of The Basement

I God Of The Basement fanno un disco che merita di essere ascoltato molte volte, perché ha una traiettoria che non è affatto usuale in Italia, dove rendiamo tutto o molto difficile o molto rassicurante, il che è molto peggio.

I God Of The Basement vengono da Firenze e fanno un indie rock di difficile classificazione, ma di grande resa.

Il gruppo toscano, nato nel 2016, tratta tematiche molto lontane da quelle in voga nella musica più commerciale ed è uno di quelli che, ad un ascolto distratto e nevrotico tipico del nostro tempo, può essere etichettato come leggerino e senza sostanza, mentre invece se si procede ad un ascolto più attento si riesce a cogliere la capacità di rendere corposo un suono che in mano ad altri sarebbe davvero poca cosa. I God Of The Basement stupiscono in ogni pezzo, perché prendono sempre la direzione meno ovvia, ed hanno un groove che non ti aspetti ma che è davvero magniloquente e molto bello. Prendete gli Spiritual Front ed aggiungete una maggiore ampiezza di vedute e la forza che avevano certi gruppi alternativi anni novanta, ovvero quella di esplorare e di fare musicalmente ciò che volevano, che poi sarebbe la cosa più naturale e giusta per chi fa musica. Il ritmo di questo disco non lascia differenti, perché è in continuo movimento, come un serpente sinuoso che non lascia tempo per stare fermi. Gli elementi in gioco sono molti e tutti molto validi, in quanto il suono dei God Of The Basement incorpora molte istanze, arrivando anche vicino all’hip-hop, come lo usavano i Fun Lovin’ Criminals, ovvero come elemento di un certo tipo di indie rock. Ascoltando questo debutto si possono ritrovare anche alcune istanze del brit rock inglese, anche se è tutto originale e quasi per nulla derivativo. I God Of The Basement fanno un disco che merita di essere ascoltato molte volte, perché ha una traiettoria che non è affatto usuale in Italia, dove rendiamo tutto o molto difficile o molto rassicurante, il che è molto peggio. Un bel pezzo di pop rock, che ci fa girare ad ascoltarlo quando passa.

Tracklist
1 Intro
2 Hell Boar
3 Monday Monkey
4 With The Lights Off
5 Intermission #1
6 We Do Know
7 Beaten Up
8 Kay
9 Bobby Bones
10 Intermission #2
11 Get Loose
12 The Saviour
13 The Sinner

Line-up
Tommaso Tiranno
Rebecca Lena
Enrico Giannini
Stefano Genero

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