Il vento è una carezza sulla faccia, un impeto che spinge a terra, o il respiro della terra che fa volare i petali dei fiori, ma che come ultrasuoni non può essere sentito dagli uomini.
Leggerezza, ma anche forza. Il titolo di questo disco di post rock strumentale è assai adatto alla musica di questo gruppo milanese, che debutta sulla lunga distanza in maniera incredibilmente convincente. La musica per i Goodbye, Kings è davvero un mezzo per poter esprimere sentimenti, per far volare i palpiti della propria anima. Lo stile è un post rock suonato divinamente, un unisono che fa movimenti sinfonici. Formati a Milano nel 2012 i Goodbye, Kings hanno prodotto un demo ed un ep,che potete trovare sul loro bandcamp. Le loro produzioni precedenti erano buone, ma Vento è clamoroso, un viaggio dentro sensazioni che di solito chiamiamo poesie. Il particolare che stupisce di più è la loro capacità di coniugare al loro post rock intarsi di pianoforte e di musica classica, che rendono ancora più prezioso il loro suono, distinguendoli nettamente dalla moltitudine dei gruppi post rock. Vento è un disco dal respiro superiore, al quale il mezzo fisico va stretto e che si deve ascoltare ed ascoltare ancora, non per comprenderlo meglio, ma per sentire sulla propria pelle una carezza, perché le carezze fanno sempre piacere.
TRACKLIST
1.How do dandelions die
2.Fujin vs. Raijin
3.Shurhùq
4.The tri-state tornado
5.12 horses
6.If winter comes…
7.The bird whose wings made the wind
8.Blue norther
LINE-UP
Davide Romagnoli – acoustic and electric guitar, samples, percussions
Luca Sguera – synth, glockenspiel, keyboards, percussions
Luca Allocca – guitar, synth
Alessandro Croce – bass
Saverio Cacopardi – drums, percussions
Matteo Ravelli – drums, percussions