Assolutamente devastante la proposta di questa storica band portoghese, attiva dai primi anni novanta.
I Grog tornano con un nuovo massacro, una tortura ai padiglioni auricolari sotto forma di brutal death metal e grindcore, ed un concept che rispecchia la musica prodotta con testi che parlano di morte, torture sessuali varie, porno e gore a manetta.
Quarto full length, più una manciata abbondante di demo compongono la discografia di questi quattro pazzi musicisti lusitani che, nel corso degli anni, hanno dovuto prendersi alcune pause anche relativamente lunghe dopo un decennio più prolifico come l’ultimo dello scorso secolo.
Per gli amanti del genere Ablutionary Rituals risulta il classico massacro, abituale di un genere che non trova grandi sbocchi creativi ma che punta tutto sull’impatto ed ovviamente sull’aggressione fatta di violenza senza compromessi, una serie di sevizie musicali che hanno nei blast beat l’arma micidiale, nelle chitarre che si distorcono in vortici di note maleodoranti e nel growl che, nel cliché del genere, racconta le nefandezze sulle quali la band innalza un muro sonoro di brutal death.
Hanno girato in lungo ed in largo suonando con i migliori gruppi del mondo estremo e si sente, l’esperienza è l’arma in più dei Grog, che come un serial killer sevizia ed uccide, chirurgico e freddo a colpi delle putride Revelation Pen Wound, intro claustrofobica che cede il passo alla devastante Uterine Casket e all’abisso brutale che si apre all’ascolto delle seguenti tracce.
Un’album assolutamente per fans del genere ma che sa come farsi apprezzare.
TRACKLIST
1.Revelation – Open Wound
2.Uterine Casket
3.Savagery
4.Sterile Hermaphrodite
5.Sarco-Eso-Paghus
6.Vortex of Bowelism
7.Cardiaxe
8.A Scalpel Affair
9.Gore Genome
10.Gut Throne
11….of Leeches Vultures and Zombies
12.Flesh Beating Continuum
13.From Disease to Decease
14.Katharsis – The Cortex of Doom and Left Hand Moon
LINE-UP
Alexandre Ribeiro – Bass
Rolando Barros – Drums
Ivo Martins – Guitars
Pedro Pedra “Aion” – Vocals